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Nuoto
Nuoto, Mondiali juniores Indianapolis 2017: Nicolò Martinenghi, doppietta d’ORO nei 50 rana con Alessandro Pinzuti ARGENTO. La 4×100 mista maschile è di BRONZO! Super giornata azzurra!
L’ultima giornata dei Mondiali di nuoto giovanili ad Indianapolis (Usa) è quella delle grandi emozioni in casa azzurra: un oro, un argento ed un bronzo che tingono di azzurro la piscina statunitense.
Doveva essere l’ultimo atto trionfale di Nicolò Martinenghi nella categoria juniores e così è stato. I 50 rana sono stati suoi in 27″10 e pazienza se non sia venuto un altro primato in questa stagione infinita per il varesino. Ci sarà tempo per migliorare. In compenso, è arrivato il secondo oro per lui in questa rassegna accompagnato dall’argento di Alessandro Pinzuti nell’unica vasca della rana in 27″19, fortissimo come non mai e pronto a contendere lo scettro al lombardo. Una magica doppietta per il Bel Paese che piazza dunque due atleti sul podio della distanza a precedere l’asso della velocità di questi campionati Michael Andrew (27″39). Non è certo un peccato dire che ad Indianapolis la rana parla decisamente italiano…
Ma le liete notizie non sono finite qui. Sono stati i ragazzi della mista a lottare come quattro leoni portandosi a casa un bronzo che per 3/4 di gara è stato oro. Eccezionale il dorso di Thomas Ceccon (55″06) a lanciare un Martinenghi che, forse anche per le tossine accumulate, non è riuscito a creare quel gap atteso con la concorrenza nuotando comunque più veloce di tutti in 59″10 inseguito a pochi decimi dall’americano Reece Whitley. Il duello Italia-Usa si è trasformato in un confronto a tre quando la Russia grazie ad una splendida progressione di Egor Kuimov (51″17) si è avvicinata alle due squadre in fuga nel delfino. Nello stile libero poi la maggiore velocità di Bybee e Girev ha fatto la differenza ed il buon Davide Nardini (49″42) è stato costretto ad alzare bandiera bianca cogliendo, comunque, un più che terzo posto in 3’36″55 a 29 centesimi dagli Stati Uniti (oro e WJ) e 14 dalla Russia (argento).
Colori azzurri protagonisti anche nelle finali della 4×100 mista femminile e dei 1500 stile libero maschili. Il poker delle ragazze italiane ha ottenuto il settimo posto nell’atto finale in 4’11″09. Tania Quaglieri (1’02″75), Anna Pirovano (1’10″56), Maria Ginevra Masciopinto (1’00″92) e Giorgia Romei (56″86) hanno concluso più che degnamente la loro prova in una specialità che ha visto il Canada ottenere il nuovo record mondiale giovanile in 3’58″38, trascinato dalle frazioni a farfalla di Penny Oleksiak (56″91) e stile libero di Taylor Ruck (52″93). Riscontri sufficienti per fare meglio degli Usa 3’59″19 e del Giappone (3’59″97).Nelle 30 vasche Johannes Calloni ha ottenuto, invece, il nono tempo finale in 15’31″92 nella gara vinta dal nuotatore di casa Andrew Abruzzo (15’06″48) davanti al connazionale Micheal Brinegar (15’09″00) ed a Iaroslav Potapov (15’09″18).
Per quanto concerne il resto del programma, da registrare la vittoria nei 100 sl uomini del citato Girev in 48″33 mettendo le mani davanti all’ungherese Nandor Nemeth (48″95) ed all’americano Matthew Willenbring (49″17). Colori magiari in luce nei 200 farfalla maschili dove il fenomenale Kristof Milak ha aperto letteralmente le acque firmando il crono eccezionale di 1’53″87, confermandosi nella top5 mondiale a livello assoluto. Milak, con un passaggio che definire devastante ai 100 metri (53″29) è poco, ha dato spettacolo, mettendo in mostra ancora una volta le sue qualità. In seconda posizione, distanziato di 3″18, il giapponese Yuya Sakamoto (1’57″05) e di 3″67 il bulgaro Antani Ivanov (1’57″84) che nulla hanno potuto dinnanzi ad un fuoriclasse del genere.
Considerevole allo stesso modo quanto fatto dalla nipponica Rikako Ikee nei 100 farfalla e 50 stile libero femminili. L’atleta del Sol Levante è andata a segno con un doppio oro di pregevolissima fattura con riscontri di tutto rispetto: 57″25 nei 100 delfino e 24″59 nell’unica vasca dello stile libero. Senza dubbio un’atleta che presto darà problemi anche alle campionesse affermate della piscina.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Credit La Presse
MARIO82
29 Agosto 2017 at 14:04
Concordo con le vostre considerazioni , soprattutto ho notato le ragazze tutte molto sottotono a parte Giulia Salin che da junior al primo anno ha migliorato il record degli 800 e ha avvicinato quello dei 1500 , in prospettiva l’Italia ha un futuro molto roseo nel mezzofondo femminile.
In effetti ho notato anch’io i due baby fenomeni Ceccon e Burdisso un po’ sottotono nelle loro gare , strano perchè ai categoria sembravano ancora in grande condizione comunque nella staffetta si sono riscattati alla grande.
Per quanto riguarda i record in effetti pare che la FINA non riconosca i record fatti in contesti non mondiali , infatti anche quello di Martinenghi fatto a Netanya non era segnalato nemmeno a Budapest ma lui ha risolto migliorandolo ulteriormente lì ad Indianapolis.
ale sandro
29 Agosto 2017 at 13:22
Una domanda: mi è sfuggito il motivo per cui gli americani nella mista sarebbero titolari del record del mondo , se gli azzurri fecero meglio neanche due mesi fa. In cosa non è risultato omologabile quel risultato?
Una considerazione sugli azzurrini e su Martinenghi.
Rispetto a Singapore ’15, la mia sensazione è che in quell’anno ,nonostante diversi bei risultati nei giochi europei di Baku, si puntò soprattutto al mondiale. Quest’anno non mi è sembrata la stessa cosa.
Riguardo Martinenghi ,continuo a pensare che il suo ultimo test premondiale sarebbe dovuto essere il Settecolli e basta. Proprio in ragione del doppio impegno iridato, per arrivare nelle migliori condizioni possibili. Però questo utilizzo degli junior (e Under 23 in altri sport), si è visto come sia un’abitudine difficile da cambiare.
ste86
29 Agosto 2017 at 09:11
Da notare che agli europei di Netanya l’Italia aveva vinto la mista in 3”35”24 (vero record mondiale junior), ma in questi mondiali si è notato come il solo Martinenghi è riuscito a mantenere la stessa condizione. Le prestazioni di quasi tutti gli altri in questi mondiali, a partire da Ceccon e Burdisso, sono state abbastanza deludenti, a conferamre la difficoltà nel presentarsi al massimo a due eventi così ravvicinati.
Benissimo Pinzuti, che a occhio fa segnare credo il quarto tempo mai nuotato in Italia, dietro a Scozzoli, Martinenghi e Toniato.
Giandomenico Tiseo
29 Agosto 2017 at 10:52
C’è da dire che Ceccon e Burdisso sono categoria “ragazzi” ed in una competizione dal livello oggettivamente alto non ci si poteva attendere il meglio possibile quando questo si era già visto a Netanya. In una stagiona tirata al massimo in cui i due atleti si sono migliorati sensibilmente ci può stare un calo dovuto alla stanchezza anche per la giovane età.