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Supercoppa Italiana 2017, Juventus-Lazio 2-3: bianconeri supponenti, sconfitti dall’organizzazione di squadra biancoceleste

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Stesso campo e stesse squadre. Tre mesi fa lo Stadio Olimpico di Roma era stato teatro dell’ennesimo trionfo della Juventus di Massimiliano Allegri contro la Lazio di Simone Inzaghi nella finale di Coppa Italia. Un 2-0 firmato da Dani Alves e Leonardo Bonucci che allungava la striscia vincente dei campioni d’Italia nei confronti dei biancocelesti: 10 vittorie consecutive.

Troppe sconfitte e troppi ko per i laziali che, in quest’inizio di stagione 2017-2018, avevano un grande obiettivo: prendersi la rivincita ed interrompere il digiuno da successo. Missione compiuta: la formazione romana grazie ad un 3-2 spettacolare si è portata a casa il primo trofeo dell’annata che sta per iniziare mettendo in mostra organizzazione di squadra e spirito di sacrificio. La doppietta di Ciro Immobile e la rete di Alessandro Murgia si fonda su queste basi al contrario della compagine di Torino per larghi tratti supponente, spinta più da iniziative personali che da un’azione collettiva.

La doppietta di Paulo Dybala (punizione e rigore) è stato più un “Piccolo Rinascimento” frutto delle qualità dell’argentino ma non riconducibile allo spirito di quel gruppo vincente che tanto bene ha fatto in questi anni. Una Juve apatica, passiva e quasi mai propositiva, stanca di dover lottare e rimasta, idealmente, al primo tempo della finale di Cardiff contro il Real Madrid. 



Purtroppo per i colori bianconeri, infatti, è come si vi fosse stato una prosecuzione di quella seconda frazione orribile contro i Blancos. Allegri deve dunque intervenire, prima di tutto, sotto il profilo della mentalità per ricreare le giuste motivazioni in un gruppo che, nonostante i cambiamenti, sembra appagato. 

In più, anche dal punto di vista tecnico la “Vecchia Signora” ha dimostrato delle lacune. La partenza di Bonucci ha obbligato Pjanic ad abbassare di molto il proprio raggio d’azione, rendendo la sua azione prevedibile ed obbligando il calciatore a coprire una zona di campo molto più ampia. Va da sé che l’inserimento in rosa di un altro centrocampista è necessario. E poi sugli esterni, la prima di Mattia De Sciglio non è stata di certo esaltante: il modo in cui l’ex Milan si è fatto saltare da Lukaku sull’azione del terzo gol laziale la dice lunga sul lavoro che il neo acquisto dovrà fare.

Una serie di problemi che il mister toscano dovrà risolvere in fretta perchè dalla prossima settimana sarà già campionato e le pretendenti allo Scudetto non mancano, pronte ad approfittare di ogni minimo passo falso di chi, negli ultimi anni, ha dominato.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Lazio

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