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Tennis: caro Fabio Fognini così non va. Le scuse non bastano….L’atteggiamento di Lorenzi, Fabbiano e Travaglia è l’esempio

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Affermare che quanto fatto da Fabio Fognini, nel match di primo turno degli US Open di tennis contro l’altro azzurro Stefano Travaglia, abbia fatto rumore è veramente poco. Gli insulti e gli impropri rivolti alla giudice di linea da parte del tennista, rea di una chiamata che oggettivamente era errata, hanno fatto il giro del mondo ed hanno ispirato anche leoni da tastiera ed haters di professione che, anche giustamente, hanno trovato nel tennista italiano un facile bersaglio.

Vogliamo la radiazione”; “Pallone gonfiato”; “Comportamento vergognoso”. Questi sono solo alcuni dei commenti disseminati nel web che sono comprensibili. Fognini, infatti, non è nuovo a certe imprese. Basta “googlare” e ci si imbatte nell’episodio di Amburgo del 2014, ad esempio, quando il ligure sfoggiò tutto il suo proverbiale savoir-faire dando dello “zingaro di m….” al rivale serbo Filip Krajinovic, per non parlare di Montecarlo nel 2014 quando andò fuori giri contro Jo-Wilfried Tsonga ed a pagare dazio fu il papà: “Io ci metto la faccia, non fare quella faccia da c..o…”.

Non un novellino, dunque, in certi episodi che tanto bene non hanno fatto alla sua immagine di sportivo. Nonostante, infatti, il 30enne di Arma di Taggia abbia manifestato, in alcune circostanze, giocate di grande qualità anche contro rivali qualificati, questi atteggiamenti hanno finito per sovrastare tutto quel che di buono l’azzurro ha messo in mostra dal punto di vista strettamente tecnico. Ed a poco davvero servono le scuse, dopo 5 ore dalla fine del match, perchè arrivarono anche in passato con propositi positivi sempre disattesi.

Ora, resta da vedere l’Itf che decisioni prenderà o la stessa Fit. Certo far finta di non aver sentito sarebbe uno sbaglio per il bene di uno sport che merita uno stare in campo diverso. Fognini, forse, potrebbe prendere spunto da quel che stanno facendo i suoi connazionali: uno l’ha affrontato ieri, Travaglia, e di fatto ha dominato la scena, mantenendo sempre il controllo. E che dire di Paolo Lorenzi e Thomas Fabbiano, tennisti che sicuramente non hanno il talento di Fabio ma mai si sono abbassati a tanto e mai hanno cercato giustificazioni su palla fuori o palla dentro.

Servirebbe un pizzico di umiltà perché se è vero che il tennis è solo un gioco, questo va onorato non solo con dritto e rovescio di pregevole fattura.

 

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DI FABIO FOGNINI CONTRO LA GIUDICE DI LINEA

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter ATP Madrid

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