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Tennis, US Open 2017: l’ultimo incontro in uno Slam di Roberta Vinci? “Siamo agli sgoccioli, il tennis non è più una priorità”

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Trentaquattro anni sono tanti per tutti gli sportivi (eccetto forse Roger Federer), anche per Roberta Vinci, che dall’anno scorso non riesce più ad ottenere gli ottimi risultati a cui ci ha abituato nel corso della sua brillante carriera. Allo US Open la tarantina non è riuscita a rispolverare la magia del 2015, quando arrivò fino in finale battendo Serena Williams e perdendo poi contro Flavia Pennetta: ieri è stata infatti mestamente eliminata al primo turno dall’americana Sloane Stephens.

Inutile girarci intorno: potrebbe essere stato l’ultimo incontro in un torneo dello Slam per la giocatrice italiana. Già agli Internazionali d’Italia la Vinci si era espressa in tal senso, dicendo che stava pensando al ritiro essendo cominciate a mancare le motivazioni giuste, ma lasciando una porta aperta in base al prosieguo della stagione. I risultati non sono cambiati e così l’azzurra è tornata a parlarne anche al termine dell’incontro di ieri, raggiunta da Ubitennis. “Non sono delusa, di questo sono certa. Non esistono solo le annate positive, ne ho avute tante migliori di queste ma, ripeto, non mi sento delusa da me stessa. Posso dire però che ormai siamo agli sgoccioli, il tennis non è più una priorità. La vera priorità, adesso, è stare bene e divertirsi perché dopo tanti anni di sacrifici posso anche vivere in maniera più serena“.

Un anno deludente dal punto di vista dei risultati, a cui si è aggiunta la triste vicenda personale dei trofei recentemente rubati dalla sua abitazione. L’organizzazione dello US Open, però, ha compiuto un grande gesto dando all’azzurra una nuova copia del trofeo del 2015. “Da quel giorno non ho saputo più niente, neanche di qualcuno che avesse cercato di rivenderli. A New York mi hanno ridato il piatto del secondo posto, sono stata felicissima. È stata una bella sorpresa. Hanno detto che mi ridaranno anche la coppa per il titolo in doppio con Sara ma ci vorrà più tempo perché ci sono i nomi incisi. Speriamo che mi facciano altre sorprese. Ovviamente ce ne sono alcuni ai quali ero più legata: Wimbledon, le Fed Cup, il collare d’oro del CONI. Mio padre è distrutto, ha detto che sarebbe stato meglio se avessero rubato i gioielli di mia madre!”.

Passando al match perso ieri, Vinci non nasconde un pizzico di rammarico. “Peccato. Nel primo set abbiamo giocato entrambe bene e ho avuto anche più chances di andare avantiEra comunque un primo turno difficile con una giocatrice in fiducia, invece io ho vinto poco quest’anno. Sapevo che non era un match facile. Poteva andare meglio, nel secondo lei ha giocato più sciolta e questo ha fatto la differenzaNon ho perso per la condizione, e questo è comunque positivo. Certo mi devo allenare ancora sodo perché il livello si sta alzando sempre di più. Sapevo di avere tanti punti in scadenza, difficile non pensarci, ma posso dire che quello di oggi rimane il miglior match di tutta la trasferta americana“.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Supertennis

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