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Tiro a volo, Mondiali 2017: il regolamento, cosa cambia rispetto a Rio 2016

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Nel quadriennio che porterà a Tokyo 2020 l’ISSF ha optato per un nuovo cambio di regolamento, riguardante in particolare la fase finale; i migliori sei delle qualificazioni ripartiranno come nel precedente quadriennio da zero ma non dovranno affrontare la doppia fase con i dual match a decretare i medagliati.

Niente più due momenti, semifinale e duelli per le medaglie, ma una fase finale che prevede 50 piattelli per il trap e 60 per lo skeet. Nella Fossa Olimpica i sei finalisti spareranno tutti 25 piattelli; il peggiore verrà poi eliminato innescando un procedimento che si ripeterà al 30, 35, 40 e 50 colpo. Praticamente due serie di qualificazione per i migliori due rimasti che si contenderanno l’oro e l’argento. Stesso discorso nello skeet con gli atleti finalisti che verranno eliminati al 20, 30, 40, 50 e 60 colpo.

Una novità che ha portato meno polemiche rispetto a quello riguardante le specialità olimpiche con l’esclusione del double trap e l’introduzione della gara mista di trap. Cambiamento epocale criticato fortemente dagli specialisti delle canne sovrapposte e da federazioni come quella svedese che ha dichiarato che, così facendo, le nazioni big del tiro a volo vengono favorite rispetto a quelle più piccole, impossibilitate ad avere un tiratore di livello sia al maschile che al femminile.

 

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