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Tiro a volo, Mondiali 2017: possibilità di medaglia in tutte le discipline per l’Italia

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Gare individuali, prove a squadre e i nuovi format misti. L’Italia che si appresta a prender parte ai Mondiali di Mosca ha le carte in regola per vincere in tutte le gare in programma nella capitale russa. Ovviamente il resto del mondo non starà a guardare, gli Europei di Baku non sono stati brillantissimi per gli azzurri e nazioni emergenti come India e Argentina sono pronte a rimpinguare il loro bottino in vista di Tokyo 2020.

SKEET 

Dominanti a Rio, l’Italia non avrà a Mosca Chiara Cainero, futura mamma e decisa a tornare in pedana nel 2018. Presenti invece i campioni olimpici Diana Bacosi e Gabriele Rossetti, con la prima che non ha ancora del tutto digerito il nuovo regolamento. Per Rossetti, dopo l’argento europeo, la volontà di emulare papà Bruno, oro iridato nel 1991 e nel 1994. Con Riccardo Filippelli, Tammaro Cassandro, Katiuscia Spada e Simona Scocchetti risulta davvero difficile pensare a un non podio italiano nello skeet.

TRAP

Giovanni Pellielo agli Europei di Baku non ha brillato, un po’ come nel 2013 quando tuttavia si laureò campione del mondo per la quarta volta in carriera. L’obiettivo per la leggenda di Vercelli è sempre lo stesso: vincere sia la gara individuale che quella mista, dove invece si è portato a casa il titolo continentale insieme a Jessica Rossi a Baku. Il rapporto con i Mondiali per King Johnny è stato negli ultimi anni impressionante: oro nel 2013, bronzo nel 2014 e argento nel 2015. Diverso invece il discorso per Daniele Resca e Valerio Grazini, a caccia della consacrazione internazionale.

In campo femminile è stata Jessica Rossi a tenere in alto la bandiera italiana ottenendo i titoli del 2009 e del 2013 (in mezzo il bronzo del 2010). A secco sia nel 2014 che nel 2015, la trappista tricolore andrà alla ricerca del bersaglio grosso insieme a Silvana Stanco e Alessia Iezzi. 

DOUBLE TRAP

Senza lo status a cinque cerchi la disciplina ha perso inesorabilmente iscritti. Appena 39 contro i 70 di Lonato 2015. Questo potrebbe quindi avvantaggiare l’Italia dei tre moschettieri Daniele Di Spigno, Antonino Barillà e Alessandro Chianese. Tiratori di livello assoluto che puntano a rinnovare una tradizione leggermente sbiadita negli ultimi anni a livello iridato. Fatta eccezione per l’argento di Barillà del 2014, l’Italia infatti è dal 2009 che non sale sul podio iridato.

 

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