Pallavolo
Volley, Davide Mazzanti: “Verso gli Europei, migliorare battuta e attacco. Valuterò Diouf, sta bene. Questa Italia mi emoziona”
Davide Mazzanti ha guidato l’Italia al secondo posto nel Grand Prix 2017 di volley femminile, ha ridato slancio alla nostra Nazionale e ora cercherà di condurla molto lontano agli Europei che si disputeranno tra Azerbaijan e Georgia a fine settembre. Il coach di Fano ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Parla dei fondamentali su cui ci si concentrerà durante i prossimi collegiali: “Sicuramente l’attacco in cui avevamo iniziato bene e poi siamo andati calando. Bisogna sistemare qualcosa in attacco ma soprattutto devo trovare il modo di alzare il livello in battuta“.
Davide Mazzanti è rimasto stupido dalle sue ragazze: “Tutte nel loro piccolo hanno fatto cose eccezionali, anche chi ha giocato poco. Mi viene in mente Sorokaite che dopo due settimane in panchina ha fatto una bella partita con la Serbia“.
Il gruppo che lavorerà per gli Europei è definito: “Le stesse 16 del Grand Prix più Valentina Diouf. Fisicamente sta bene, ha lavorato con le giovanili con Mencarelli che la conosce, ora dobbiamo vedere come reagirà ai carichi di lavoro. Da queste 17 usciranno le 14 per gli Europei“.
Sulle avversarie che troverà durante la rassegna continentale: “Mi ha impressionato molto la Serbia, ha una fase di break point di grande qualità e potremmo incontrarla già nei quarti. Loro o l’Olanda. Bisognerà arrivare molto preparati perché se il primo girone è abbordabile, dai quarti sarà già dura. La Russia non la posso giudicare. C’erano diverse assenze e quindi bisognerà vedere poi chi rientra. Potrebbe essere tutta un’altra squadra agli Europei“.
Si può già fare un primo bilancio sulla sua avventura in azzurro: “E’ stata una sfida calarsi in situazioni nuove. E’ stata una sfida anche non rilassarsi. Voglio dire, a livello personale ho la famiglia che ho sempre sognato, ora ho anche la squadra che volevo. Ti svegli e dici: “ho tutto”. Ma poi bisogna continuare a lavorare per tenerlo quel tutto. Il Grand Prix, a prescindere dall’argento che io stesso non avevo preventivato, è stato un crescendo di emozioni che ho condiviso con le ragazze. Tutte le cose che abbiamo vissuto e anche le pressioni che sicuramente sono diverse alla guida di una Nazionale, le ho dovute metabolizzare, capire come gestirle. E’ stato un viaggio ricco e le ragazze sono state fantastiche“.