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Volley, Europei 2017 – Figuraccia Italia, il Belgio ci schiaccia: azzurri eliminati ai quarti di finale, addio medaglie

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L’Italia si rende protagonista di una figuraccia a Katowice (Polonia) ed esce mestamente dagli Europei 2017 di volley maschile venendo eliminata dal Belgio con un sonoro 3-0 (25-21; 25-11L 25-23). Gli azzurri sono costretti a fare le valigie con ampio anticipo rispetto alle aspettative: c’erano tutte le possibilità di proseguire il nostro cammino nella massima rassegna continentale, di entrare in zona medaglie e di giocarci la semifinale contro la Russia e invece ci arrendiamo dopo aver vinto le medaglie nelle ultime tre edizioni. L’altra semifinale sarà tra le Germania e la vincitrice di Serbia-Bulgaria.

I ragazzi di Chicco Blengini si erano presentati al torneo a fari spenti e da outsider per provare a essere la grande sorpresa viste le assenze di Zaytsev, Juantorena e Birarelli ma i vicecampioni olimpici, con un squadra quasi totalmente rivoluzionata, si sono fermati proprio sul più bello contro un avversario che ha fatto quello che voleva e che oggi si è dimostrato decisamente più aggressivo, capace di rendersi pericoloso in ogni frangente e prendendo gli azzurri a sberle soprattutto nel secondo set e nei finali degli altri due parziali che hanno deciso la contesa.

L’Italia torna così a casa e, dopo l’ultimo posto in World League, purtroppo si scioglie ancora una volta. Tra una decina di giorni avremo l’impegno della Grand Champions Cup per chiudere la stagione ma l’amarezza è davvero tanta: oggi purtroppo non siamo riusciti a giocare, la nostra prestazione è stata decisamente sottotono, non abbiamo mai impensierito gli avversari che ci hanno sovrastato praticamente in tutti i parziali.

Impietoso il confronto tra i due muri: 14 contro 4. L’Italia ha poi commesso troppi errori in attacco e al servizio (addirittura 18!), ha stentato in contrattacco ed è colata a picco sotto le bordate di Sam Deroo (16 punti) e Bram Van Den Dries (12, 4 muri), ma anche le stampatone dei centrali Verhees (4) e Van De Voorde (3) sono state determinanti. Semplicemente non riuscivamo mai a passare, loro erano superlativi in difesa e gli azzurr stentavano.

Pessima prova dello schiacciatore Filippo Lanza (6, 43% in attacco), Luca Vettori ha fatto qualcosina solo nel terzo set (12, 43%), Simone Giannelli sottotono in cabina di regia che si è rifugiato sui centrali Daniele Mazzone (10) e Matteo Piano (4, poi nel terzo set ha giocato il capitano Simone Buti non in perfetta forma fisica), Massimo Colaci e Fabio Balaso i due liberi.




 

Nel primo set si inizia con una lotta punto a punto fino al contrattacco di Vettori in diagonale (6-7). Gli azzurri si svegliano con un grande Oleg Antonov che piazza un doppio aces (9-8). Balziamo avanti con un pallonetto di Mazzonee una pipe di Lanza (15-14) poi il set si decide sul servizio di Deroo che firma un ace (16-18) e manda in crisi la nostra ricezione, Lanza incappata in un paio di sbavatura (16-19). Proviamo a rientrare con l’ace di Mazzone e un grande diagonale di Vettori (20-21) ma poi Lanza serve lungo, Van De Voorde stampa il primo tempo di Piano, Van Walle mura Antonov e Van Den Dries chiude i conti con una legnata.

Il secondo parziale praticamente non si gioca. Dal 4-4 (muro di Mazzone) sprofondiamo subito in serie, il turno in battuta di Deroo crea un solco incolmabile: errori in attacco di Lanza, Deroo in diagonale e sotto 5-11 Blengini parte con i cambi. Spazio anche a Randazzo e Sabbi ma la musica non cambia, lo svantaggio è esorbitante (7-14). Pura Accademia per i Red Dragons che ci mettono sotto, gli azzurri non giocano ed escono dal campo.

Nel terzo set finiamo subito sotto con troppi errori (Giannelli sbaglia il servizio, 3-6). Non riusciamo a recuperare i tre punti di distacco, ma non molliamo la presa. Lanza sbaglia il servizio (13-15) e Mazzone non mette il primo tempo (14-17). Il muro di Buti e il contrattacco di Vettori ci tengono lì (20-20). Punto a punto ma quando Deroo piazza la bomba del 22-24 siamo con le spalle al muro. Vettori annulla il primo ma poi sbaglia il servizio successivo.

 

(foto CEV)

1 Commento

  1. Nany74

    2 Settembre 2017 at 10:47

    Come darvi torto? Il problema italiano non è tecnico, ma mentale, di carattere. Come già detto ogni ruolo deve avere una sua prerogativa e, ad esempio, quello di opposto è un ruolo che deve garantire anche una certa presenza “di carattere”. Non è necessario essere un energumeno perennemente incazzato come Grozer: ricordate Pavlov? Occhi di ghiaccio e zero fuffa, uno sguardo e ti sentivi gelato, anche quella è leadership. Secondo voi, in questa squadra c’è qualcuno che possa avvicinarsi ad un livello di spinta mentale come questi sopra citati? Io non credo proprio. Togli Zaytzev e Juantorena e resta una squadra di “ragazzetti spauriti” con il solo Lanza che ogni tanto caccia un urlaccio liberatorio, ma non è mai stato suo il ruolo del leader, nemmeno a Trento…e non si può certo pretendere che un ragazzino di 19 anni si carichi in spalla la nazionale all’Europeo, ragazzi, l’età conta, eccome, specie negli sport di squadra! Perdonatemi, ma io ho qualcosa da dire anche a Blengini: durante i time out che si potevano ascoltare sentivo gran parole di conforto e di comprensione insieme ad un “urliamo all’attaccante quanti vanno a muro”…..cosa????? Ma scherziamo? Vuoi dirmi che quando Lanza ha preso quel monster block con il muro a 3, nessuno gli ha urlato che aveva la diagonale stretta chiusa???? All’Europeo???? Avrei voluto vedere il vecchio Rado in panchina con una situazione simile: credo che le urla si sarebbero sentite fino in Italia! Non basta essere comprensivi e creare un ambiente disteso in spogliatoio, bisogna anche saper svegliare una squadra, altrimenti perdi i set a 11 punti, con buona pace dei panchinari che teoricamente non vedono l’ora di giocare…….proprio…….

  2. Gabriele Dente

    31 Agosto 2017 at 23:50

    Sono d’accordo con quello che dice Luca. Mi sembra una squadra che si scioglie come neve al sole appena trova un avversario aggressivo dal livello tecnico decente. Zaytsev, Juantorena e Birarelli non sono solo defezioni pesanti dal vista di vista tecnico. Sono perdite incolmabili dal punto di vista caratteriale per questa squadra.
    Dopo un’estate passata a farci male da soli (tipico di noi italiani), ci ritroviamo a commentare un europeo dove siamo stati sconfitti da due squadre che mi verrebbe da definire tutto sommato normali. Sospendo il giudizio, magari il Belgio vince l’europeo alla grande e ci ritroviamo a parlare della solita eliminazione ai quarti contro i futuri campioni. Ma di sicuro siamo usciti dall’élite del volley e per il mondiale dell’anno prossimo in casa la vedo dura.

  3. Luca46

    31 Agosto 2017 at 22:36

    Rimango dell’idea più volte espressa che questa squadra non riesce a mantenere un livello di continuità all’interno della stessa manifestazione. Essendo questo l’ennesimo capitolo di una lunga saga escluderei l’aspetto fisico. Bisogna capire qual’è il problema per poter intervenire. Escluderei che dipenda anche da questo o da quel giocatore perchè se ne sono avvicendati molti. Quello che è stato sconcertante è il secondo set buttato letteralmente via e con i giocatori subentrati dalla panchina che non ne hanno fatta una di giusta. Inguardabili.

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