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Volley, Europei 2017 – Serbia e Russia, che segnali alle avversarie! Due lezioni a Polonia e Bulgaria, da favorite per il titolo. E lo show dello Stadio è la forza della pallavolo

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Doveva essere una grande giornata e le aspettative della vigilia non sono state deluse: gli Europei 2017 di volley maschile sono iniziati con il botto, sia tecnicamente che a livello scenografico.

La lezione più importante è arrivata dallo Stadio di Calcio di Varsavia: oltre 60mila persone sugli spalti, tutte vestite in biancorosso, tutte intonanti l’inno della Polonia, tutte pronte a sostenere i Campioni del Mondo guidati da Fefé De Giorgi. Lo spettacolo è stato commovente ed esaltante, è la dimostrazione massima di quanto la pallavolo possa essere uno sport per le masse, capace di richiamare un’autentica fiumana che ha riempito un impianto di calcio e lo ha trasformato in un teatro esclusivamente per il volley. L’impegno organizzativo è stato notevole, arrivare ad allestire una struttura dedicata non è stato facile ma alla fine ne è scaturita una cartolina davvero impareggiabile. Dalla capitale di un Paese in cui il volley è lo sport più amato non poteva che arrivare una risposta del genere: è uno show stupendo e delizia gli occhi.

Gli spettatori però non sono stati ripagati dalla propria Nazionale che è stata bastonata dalla Serbia. Gli slavi hanno trionfato per 3-0 facendo sempre la differenza nei momenti caldi e hanno lanciato un sonoro messaggio a tutte le rivali candidandosi seriamente per la vittoria finale. Gli uomini di Grbic hanno messo in campo il meglio, hanno giocato al top, sono stati accorti in ricezione e hanno punto in attacco tra l’altro con l’assenza di Aleksandar Atanasijevic (in panchina, attendiamo spiegazioni) ma con la prova di uno scatenato Nemanja Petric, oggi davvero capitano esemplare e che si è trascinato dietro anche Uros Kovacevic. Gli slavi hanno trovato le loro stelle, la Polonia ha perso le proprie con Kurek e Kubiak decisamente spenti rispetto ai loro standard: senza le loro bordate i padroni di casa vanno in difficoltà e ora la strada è tutta in salita anche perché dovranno passare dai playoff (Bulgaria o Slovenia?) e poi dal possibile quarto di finale contro la Russia.




 

Sono stati proprio Mikhaylov e compagni a dare la prima sterzata alla rassegna continentale nel pomeriggio. Erano attesissimi, si sono presentati a fari spenti, le assenze di Muserskiy e altre stelle avevano abbassato le quotazioni ma la Russia ha subito mostrato i muscoli: netto 3-0 rifilato alla Bulgaria di uno spentissimo Sokolov (giornata no per l’opposto di Civitanova, senza di lui i verdi perdono tanto) e segnale a tutto il torneo, per le medaglie ci siamo anche noi. Tra l’altro lo hanno fatto con una prova corale e di gruppo, senza affidarsi alle individualità ma con Butko che ha distribuito il gioco su tutti i compagni: una forza inattesa che potrebbe far saltare gli equilibri.

I due scontri diretti odierni hanno già detto molto di questi Europei e una fetta di tabellone sembra già essere disegnata (vedremo se la Russia potrà andare in difficoltà con la Slovenia, il test di Urnaut e compagni contro la Spagna lascia il tempo che trova). E ora tocca all’Italia, alle 20.30 contro la Germania: si decide subito una parte del nostro torneo…

 

(foto CEV)

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