Pallavolo
Volley, Valentina Diouf: “Sto bene, il ginocchio regge, sono carica per gli Europei: l’Italia può vincere!”
Valentina Diouf è tornata a vestire l’azzurro dopo una lunga estate di riabilitazione per guarire dai problemi fisici e ora spera di fare parte a tutti gli effetti del gruppo che disputerà gli Europei a fine settembre, tornando a essere una pedina importante dell’Italia dopo l’esclusione dalle Olimpiadi di Rio 2016. L’opposto ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Sto bene. Dopo un lungo periodo riabilitativo sono finalmente pronta, abile e arruolata. E’ stata un’estate difficile. Ho passato praticamente gli ultimi tre mesi a fare il percorso riabilitativo da sola, prima nel centro ogni giorno la riabilitazione fisica, poi con le ragazzine prejuniores quando ho potuto ricominciare con la palla“.
Manca meno di un mese agli Europei: “Io sono super-carica, ho tutta l’intenzione di dimostrare che sono rientrata a pieno regime. Mi giocherò tutte le carte possibili e immaginabili per far vedere che ci sono. Poi starà comunque al CT“.
E non si tira indietro alla domanda su cosa può puntare l’Italia agli Europei: “Si va sempre per vincere ovviamente. L’obiettivo principale è quello“.
Come ha trascorso questi mesi Valentina Diouf: “Innanzi tutto ho seguito le mie compagne, mi sono tenuta in contatto gli scrivevo prima delle partite. E poi ero focalizzata sull’obiettivo di tornare in campo. Ho proprio voglia di giocare, di tornare in campo“.
La Diouf ha seguito l’Italia durante il Grand Prix concluso al secondo posto e analizza così le prestazioni delle compagne: “Il potenziale dell’Italia è indiscusso. Si sa che è una squadra molto competitiva. Soprattutto si vedeva molto l’equilibrio. Si vede che è un bel gruppo, vanno molto d’accordo. Si sono meritate il risultato al Grand Prix. Peccato che non siano riuscite a cogliere questa occasione. Comunque ci si allena anche a giocare le finali quindi le prossime andranno meglio magari“.
Il rientro gruppo “è stato positivo, il ginocchio regge bene, che era la cosa che mi preoccupava. Per il resto le ragazze le conosco, mi hanno accolto bene, mi mancava il gruppo“.