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Ciclismo

Vuelta a España 2017: Alberto Contador dà spettacolo, nessun distacco tra i big. A Sagunt vince Marczynski

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Non c’è tempo per rifiatare alla Vuelta a España 2017: anche nella sesta tappa grandissimo spettacolo con 204.4 chilometri da Vila-Real a Sagunt. A trionfare al termine di una lunga fuga da lontano è il veterano polacco Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal) che conquista il successo più importante della carriera. Alberto Contador ha provato a mischiare le carte in salita, ma alla fine i big sono arrivati tutti insieme con Chris Froome ancora in maglia rossa.

Tanti attacchi nella prima fase di gara con l’obiettivo di portar via la fuga giusta. Nel giro di pochi chilometri il gruppo al comando diventa di 37 unità: Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo), Bob Jungels (Quick Step – Floors), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), Daan Olivier (Team LottoNL-Jumbo), Darwin Atapuma e Jan Polanc (UAE Team Emirates), Jesper Hansen, Luis Leon Sanchez e Alexey Lutsenko (Astana), Maxime Monfort (Lotto-Soudal), Arnaud Courteille (FDJ), Larry Warbasse (Aqua Blue Sport), Enric Mas e Matteo Trentin (Quick Step – Floors), Damiano Caruso (BMC), Antonio Pedrero, José Joaquín Rojas e Marc Soler (Movistar Team), Lennard Kämna (Team Sunweb), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe), Clément Chevrier e Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Tom Scully, Toms Skujins e Davide Villella (Cannondale-Drapac), Maxim Belkov e Marco Haller (Katusha-Alpecin), George Bennett (LottoNL-Jumbo), Sergei Chernetski (Astana), Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Lachlan Morton (Dimension Data), Dani Navarro e Guillaume Bonnafond (Cofidis), David Arroyo (Caja Rural-Seguros RGA) e Ricardo Vilela (Manzana-Postobón). Viste le molte difficoltà poste nella prima fase di gara diversi corridori sono stati costretti ad alzare bandiera bianca staccandosi dal plotoncino al comando. Il gruppo principale, guidato dal Team Sky, non ha lasciato molto spazio (al massimo 3′).

In un primo momento hanno provato ad andar via Jungels e Monfort, ripresi però successivamente. La svolta della corsa è arrivata sul GPM di Puerto del Garbí, il più duro di giornata, con punte addirittura al 20%. Davanti si è distrutto il plotoncino di attaccanti, nel plotone principale invece ha dato spettacolo Alberto Contador con la sua Trek-Segafredo: a tenere il ritmo dello spagnolo solo Chris Froome (Team Sky), Tejay Van Garderen (BMC) e Carlos Betancur (Movistar), con questi ultimi due coinvolti in una clamorosa caduta in salita. Difficoltà per Esteban Chaves (Orica-SCOTT), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (Astana): gli azzurri con il colombiano sono riusciti però a rientrare nella successiva discesa.

A 10 chilometri dal traguardo sono rimasti al comando i soli Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe) e Enric Mas (Quick-Step Floors). Il terzetto è andato di ben accordo all’arrivo: nello sprint ristretto l’ha spuntata l’esperto Marczynski davanti a Mas e al connazionale Poljanski. Non molto distante il gruppo: gli unici big a perdere sono stati Tejay Van Garderen e David De La Cruz.

Foto: Twitter Vuelta

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gianluca.bruno@oasport.it




 

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