Vuelta a España 2017: Alberto Contador, l’ultima occasione

La Vuelta 2017 sarà l’ultima recita di Alberto Contador: il Pistolero ha scelto la corsa di casa per dare l’addio al ciclismo. L’iberico è stato omaggiato dagli organizzatori del dorsale numero 1, vista l’assenza del vincitore dello scorso anno, il colombiano Nairo Quintana.

Contador, non espressosi al meglio sulle strade della Grand Boucle, spera di riscattarsi nel GT spagnolo: non è di certo tra i principali favoriti, vista la presenza ai nastri di partenza di Froome, alla ricerca dell’accoppiata Tour – Vuelta, e dei nostri Nibali ed Aru, entrambi alla ricerca della seconda affermazione dopo le vittorie, rispettivamente, nel 2010 e nel 2015.

Lo spagnolo però insegue un altro record, che potrà spingerlo a gettare il cuore oltre l’ostacolo: dopo le tre vittorie datate 2008, 2012 e 2014 il Pistolero cerca la quarta affermazione, impresa riuscita soltanto a Roberto Heras, il quale però vanta anche un secondo ed un terzo posto.

Contador punta a staccare Tony Rominger, a quota tre vittorie come lo spagnolo, ma con in più un terzo posto nel proprio palmares. La 72a edizione della Vuelta passerà però alla storia proprio per il ritiro del campione iberico, che vorrà sicuramente appendere la bicicletta al chiodo chiudendo da vincente.

Nel corso dell’ultimo arrivo in salita sull’Angliru, ancor prima che nella passerella finale di Madrid, gli occhi (lucidi) di tutti gli appassionati ed amanti del ciclismo saranno per lui, qualsiasi sarà la sua posizione finale in classifica finale.

Del resto non potrebbe che essere così, per un campione della sua caratura, che vanta nella propria bacheca oltre ai già citati 3 GT spagnoli, 2 Giri e 2 Tour, oltre a 2 Parigi-Nizza, 4 Giri dei Paesi Baschi ed una Tirreno-Adriatico, senza contare tutti i successi di tappa ottenuti nella sua lunga e sfolgorante carriera.

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Foto: Comunicato RCS

roberto.santangelo@oasport.it