Ciclismo
Vuelta a España 2017: Chris Froome, leader senza rivali? Maglia rossa e una cronometro che può portarlo alla doppietta
Nell’era contemporanea del ciclismo, nessuno è mai riuscito a vincere due grandi giri consecutivi. L’ultimo a riuscire nell’impresa è stato Marco Pantani, quando nel 1998 ha conquistato Giro d’Italia e Tour de France, scrivendo una pagina indelebile nella storia del ciclismo. 19 anni dopo, Chris Froome potrebbe emulare il Pirata, anche se in tono minore, vincendo la Vuelta a España 2017 dopo aver messo in bacheca la quarta maglia gialla della carriera al Tour de France.
La situazione, ora come ora, sembra perfetta. Il britannico è in maglia rossa, leader della classifica con oltre 30” su Esteban Chaves e più di un minuto su tutti gli altri contendenti. Inoltre, ha dalla sua anche una cronometro di 40 chilometri in cui potrebbe infliggere distacchi molto pesanti: il colombiano, ad esempio, potrebbe perdere ben più di due minuti, mentre un corridore come Vincenzo Nibali potrebbe provare a limitare i danni tra il minuto e i 90 secondi, anche se molto dipenderà dalle energie residue e dalla situazione di corsa che si creerà nelle prossime giornate prima dello sforzo individuale di Logroño.
Fino ad ora, Froome si è anche dimostrato il più forte in salita e in particolar modo nelle ascese brevi e con pendenze aspre. Nelle prime nove frazioni sono state assolute protagoniste della corsa, ma già martedì la musica cambierà, con ascese più lunghe e teoricamente adatte anche ad altri corridori. Il britannico, supportato come di consueto dal Team Sky in gran forza, anche se probabilmente meno solido di quello del Tour de France, non teme le lunghe ascese (e l’ha ampiamente dimostrato in carriera) ma potrebbe pagare gli sforzi di una parte centrale di stagione molto intensa e andare in calando in vista della terza settimana, ovvero proprio quando potrebbero decidersi i giochi con tappe molto esigenti e sopratutto l’Angliru, giudice finale della corsa che potrebbe mandare in crisi chiunque.
Definire la corsa chiusa o etichettare Froome come vincitore della Vuelta 2017 prima che i corridori abbiano affrontato vere salite è quantomeno prematuro. Ciò non toglie, comunque, che per quanto si è visto la condizione del corridore del Team Sky è smagliante e fino ad ora è stato nettamente il più forte, con un percorso che lo favorisce davanti e la squadra più forte ad aiutarlo nei momenti di difficoltà. La doppietta, quest’anno più che mai, è alla portata: per scrivere, ancor di più, la storia di uno sport di cui ormai sta caratterizzando una piccola era che dura ormai dal 2011, quando sfiorò la vittoria proprio alla Vuelta a España.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: © Unipublic/Photogomez Sport