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Ciclismo

Vuelta a Espana 2017: Chris Froome per la leggenda. Insegue una doppietta riuscita a soli due corridori in passato

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Dal 19 agosto al 10 settembre la terza corsa a tappa più importante del panorama ciclistico internazionale farà da capolino. La Vuelta a España è pronta a mettere alla prova i corridori lungo i suoi 3297,7 km distribuiti sui 21 tappe. Una gara attesa da tanti, spagnoli in primis con Alberto Contador che chiuderà la sua carriera lungo le strade di casa. Tuttavia anche per un altro interprete del pedale quel che sta per arrivare in terra spagnola è particolarmente sentito. Ci riferiamo al quattro volte vincitore del Tour De France Chris Froome.

Il britannico, dopo il poker in giallo ed essere entrato di diritto nella storia di questo sport, vuol tentare la magica doppietta che avrebbe del clamoroso. In primis, perchè stiamo parlando di un’impresa riuscita solo due volte nella storia e di conseguenza molto difficile da portare a termine. Solo due in due, infatti, sono riusciti a spingersi a tanto: i francesi Jacques Anquetil nel 1963 e Bernard Hinault nel 1978. Due giganti appartenenti ad un ciclismo di altri tempi e che, forse, qualcuno rimpiange. Erano tempi diversi, dunque, quando la Vuelta si correva ad aprile e le velocità erano differenti. Di fatto, da quando, nel 1995, la ronda iberica si tiene nella data attuale, nessuno è riuscito nel “doblete”, per dirla alla spagnola.

Tuttavia se c’è un atleta che può portare a compimento questo obiettivo ambizioso questo è “il keniano bianco”. Già l’anno scorso, infatti, il 32enne nato a Nairobi avrebbe avuto la possibilità di conquistare la maglia rossa ma il genio di Nairo Quintana lo colse di sorpresa con quell’attacco che mutò decisamente le sorti della corsa. In più, in quella circostanza, Chris era reduce dalle Olimpiadi ed il Giro di Spagna avrebbe potuto rappresentare la ciliegina sulla torta di una stagione da incorniciare.



In questo 2017, il campione britannico ha deciso di apportare delle modifiche sostanziali al suo programma. Rispetto alle stagioni precedenti Froome non si è mai messo particolarmente in luce, cercando evidentemente una programmazione diversa in termini di preparazione ed arrivare al meglio per i due grandi giri. Quanto messo in mostra nella Grande Boucle dimostra che il percorso intrapreso è stato più che ottimo ma ora l’asfalto iberico ci darà un’ulteriore risposta. Senza dubbio la presenza di una cronometro di oltre 40 chilometri potrebbe essere per l’alfiere della Sky un punto a proprio favore ma l’atteso confronto con Vincenzo Nibali non potrà essere sottovalutato.

Sarà dunque questa la volta buona per il 4 volte vincitore del Tour dopo i tre secondi posti del passato?

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Foto: © ASO/Alex BROADWAY

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