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Vuelta a España 2017: come battere Chris Froome? Servono le gambe ma anche tanta fantasia

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Mai come quest’anno Chris Froome sembra pronto a conquistare la storica doppietta Tour-Vuelta, riuscita fino ad ora solo a due fenomeni del calibro di Jacques Anquetil e Bernard Hinault. La condizione, apparsa addirittura in crescendo, vista nella Grande Boucle è quella giusta per disarmare tutti gli avversari e arrivare in trionfo in quel di Madrid il 10 settembre.

Come riuscire a battere il fenomeno britannico? La squadra è uno dei punti di forza: Wout Poels non è una semplice spalla per Froome, l’olandese (vincitore di una Liegi-Bastogne-Liegi) potrebbe benissimo disputare la corsa iberica da capitano, provando a puntare al podio. Anche in chiave cronometro a squadre iniziale, il Team Sky può sfoderare una delle sue armi migliori (probabilmente il vincitore del Tour riuscirà a guadagnare su tutti i rivali). Pensando alle prove contro il tempo, c’è quella con arrivo a Logroño, di oltre 40 chilometri, che incute timore a tutti, con Froome che potrebbe addirittura chiudere la pratica.




Bisognerà provare ad attaccare e non limitarsi ad uno scatto negli ultimi 5 chilometri. A rischio di saltare, fondamentale sarà provarci anche da lontano con coraggio e fantasia. Su questo punto gli avversari diretti di Froome non hanno nulla da imparare: a partire da Vincenzo Nibali passando per Romain Bardet, Fabio Aru ed Alberto Contador. Isolare il britannico per poi testare le sue energie ed attaccarlo fino allo sfinimento. Compito non riuscito al Tour, ci riproveranno in terra spagnola.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: © ASO/Alex BROADWAY

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