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Vuelta a España 2017, Fabio Aru cambia approccio: “Niente altura, GT iberico preparato a Lugano”

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Interessante intervista di Fabio Aru rilasciata a “La Gazzetta dello Sport“, che ha raggiunto il corridore sardo a pochi giorni dal via della Vuelta, ultimo GT stagionale. Il Campione Italiano ha rivelato di essersi avvicinato alla corsa iberica in maniera completamente diversa rispetto a quanto fatto con le altre gare di 3 settimane finora.




Infatti il ciclista sardo, che ha da poco concluso il Tour de France, non ha optato per un ritiro in altura, ma ha seguito il percorso d’avvicinamento direttamente da casa sua, a Lugano. Alla Rosea, Aru ha dichiarato quanto segue: “Avevo bisogno di tranquillità. E’ la prima volta in carriera che affronto un programma con Tour e Vuelta. Di conseguenza mi trovo di fronte anche ad una preparazione completamente diversa“.

A motivare questa scelta ci pensa l’allenatore dell’Astana, Maurizio Mazzoleni: “Fabio non ha corso il Giro per infortunio, ma si era preparato per correrlo. Al Tour ci siamo arrivati con un doppio periodo in altura“.

Analizzando il percorso e la startlist annunciata del GT spagnolo, Aru ha rivelato: “Non sarà per nulla semplice. La Vuelta sarà esigente già dall’inizio, basti considerare che al terzo giorno, c’è già un tappone” (Clicca qui per scoprire la presentazione della tappa).

Con l’ultima battuta il sardo ha spazzato via i dubbi sollevati dagli scettici, circa una squadra incapace di stare attorno al proprio capitano anche durante la Vuelta, come accaduto al Tour: “So che potrò contare su una squadra molto forte“.

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Foto: Profilo Twitter Le Tour de France

roberto.santangelo@oasport.it

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