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Vuelta a España 2017: Froome il migliore dei big dopo la prima tappa. Nibali e Aru inseguono: le prime risposte verso la vittoria finale

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Si è conclusa la prima tappa della Vuelta a España 2017: una cronosquadre di 13.7 chilometri in quel di Nimes (Francia). A trionfare è stata l’attesissima BMC: lo squadrone statunitense non ha avuto particolari problemi nella specialità della casa. Cambi regolari, velocità altissime e curve pennellate: superato alla media di 51.482 km/h l’insidioso percorso transalpino.

Come previsto, ci sono stati già i primi divari tra i big in chiave classifica generale. Difficile guadagnare molto, ma una compagine come il Team Sky è riuscita ad creare il primo gap tra il proprio capitano Chris Froome e tutti gli avversari. Per il britannico, dunque, un’altra partenza in stile Tour de France, guardando praticamente tutti dall’alto. Soli 9” di ritardo per il kenyano bianco dalla compagine che si è aggiudicata la prova.

Prime risposte positive da parte della Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, considerata come uno dei team peggiori in chiave cronosquadre. Soli 22” di ritardo da Froome per lo Squalo dello Stretto che può comunque chiudere con il sorriso sulle labbra questa prima giornata di gara. Esordio da dimenticare invece per l’Astana di Fabio Aru e l’AG2R di Romain Bardet, rispettivamente terzo e quarto favorito per il successo finale. La compagine kazaka spesso e volentieri si è sfaldata, concludendo a 32” dal vincitore del Tour. Arrivo da 4 in pagella per il team transalpino (nel quale è presente anche il nostro Domenico Pozzovivo), con il canadese Houle a tirare in solitaria e gli altri componenti ad inseguire distanti 50 metri.

Ora una frazione pianeggiante, poi tra due giorni sarà già salita.

gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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