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Ciclismo
Vuelta a España 2017, la sfida più difficile per Alberto Contador: dimostrare di essere ancora competitivo per vincere un grande giro
Sarà senza dubbio uno dei protagonisti più attesi della prossima Vuelta a España, in partenza il 19 agosto da Nimes, in Francia. Non solo perché è il campione di casa, ma perché sarà l’ultimo atto della sua carriera: stiamo parlando di Alberto Contador. El Pistolero ha sorpreso (quasi) tutti la scorsa settimana, annunciando in un colpo solo la partecipazione alla corsa spagnola ed il ritiro al termine della stessa, dopo averci girato intorno per un paio di anni. Uno dei migliori ciclisti della sua generazione, al netto della vicenda di doping, nonché uno dei sei ad aver vinto tutti e tre i Grandi Giri. Contador è il più giovane ad esserci riuscito (a neanche 25 anni ed in soli 15 mesi) ed è il più titolato, con due Giri, due Tour e tre Vuelta. Parlando del presente, però, la domanda sorge spontanea: riuscirà ad essere di nuovo competitivo nel suo ultimo Grande Giro?
La risposta, stando al rendimento recente di Contador, è no. Lo spagnolo non riesce ad essere competitivo in una grande corsa da due anni, dal Giro d’Italia del 2015, vinto. Da allora, vuoi per la sfortuna, vuoi per una condizione a volte precaria, il massimo che El Pistolero è riuscito a raggiungere è stato un quarto posto, alla Vuelta dello scorso anno, nonostante la caduta iniziale. Proprio la corsa iberica è quella in cui ha sorriso di più dopo la squalifica, vincendola nel 2012 e nel 2014. Al Tour, invece, sono arrivate solo batoste: prima il quinto posto del 2015, quando si presentava in Francia per centrare la doppietta Giro-Tour, poi le cadute ed il ritiro del 2016, ed infine il nono posto di quest’anno, con una condizione a dir poco scarsa.
Proprio quest’ultima prestazione dà molto da pensare, perché nelle altre occasioni Contador aveva l’attenuante delle cadute, arrivate sempre all’inizio della corsa a rovinare i piani. Tutto fa pensare, dunque, ad una parabola sempre più discendente e lo stesso ciclista spagnolo ha, come detto, pensato al ritiro nelle ultime due stagioni. La prossima Vuelta, dunque, ha tutta l’aria di essere la passerella finale. Non è detta l’ultima parola, però: Contador ha dimostrato di avere orgoglio al Tour quando pur non riuscendo a tenere il passo degli altri ha voluto comunque dire la sua con quello scatto nella tappa più importante. Forse proprio lì ha maturato la sua decisione. Ha lottato ma alla fine ha dovuto lasciare il passo ai più giovani. Ed è quello che avverrà a Madrid, il prossimo 10 settembre, quando il madrileno saluterà il ciclismo dopo una carriera in ogni caso fantastica. Ma aspettiamo a celebrarla come se fosse già finita: in Spagna siamo certi che Alberto vorrà dire l’ultima parola….o meglio, sparare l’ultimo colpo di pistola!
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Facebook Tinkoff