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Ciclismo
Vuelta a España 2017: le dichiarazioni della vigilia. Contador: “Voglio divertirmi fino alla fine”, Nibali: “Percorso molto duro”, Aru: “Sono motivato al massimo”
Domani prenderà il via la 72ma edizione della Vuelta a España, andiamo a scoprire gli umori dei protagonisti con le dichiarazioni della vigilia.
Partiamo dal dorsale numero 1, quello di Alberto Contador, che cercherà di chiudere nel migliore dei modi la sua carriera: “Era una decisione che avevo abbastanza chiara quella di ritirarmi.. Credo che sarà il posto ideale per chiudere la carriera e saranno tre settimane di festa. Arrivo qui con l’idea di lottare fino alla fine per la vittoria”. Il Pistolero fa anche il quadro sui rivali: “Nibali credo abbia preparato meglio rispetto ad altri la Vuelta dopo il Giro, ma il favorito è Froome. È molto forte ed inoltre si adatta molto bene al percorso e ha una squadra forte al suo fianco. Questo rende molto più difficile la vittoria per gli altri. Ci sono poi corridori che vengono dal Tour come Aru, Bardet e Yates”.
Spostiamoci quindi sulla coppia italiana partendo da Vincenzo Nibali. Il siciliano dopo il podio del Giro punta forte su questa Vuelta e non pensa a quanto successo nel 2015: “Non devo dimostrare niente a nessuno. Quella è una parentesi chiusa”. Nibali analizza poi il percorso e i favoriti: “È un percorso duro, molto difficile. Purito Rodriguez mi ha detto che conosco tutte le salite, o quasi. Può darsi, ma al momento non riesco ad associare i nomi ai luoghi. La terza tappa con arrivo ad Andorra potrà già essere indicativa. Gli avversari sono tanti, Froome, Aru, Barguil, Bardet e Contador… è alla sua ultima gara, penso che tenterà di farla bene”.
L’altra pedina azzurra, Fabio Aru è alla ricerca di riscatto dopo un Tuor e anche lui si presenta al via con ambizioni importanti: “Dopo il Tour ho recuperato bene. Mi sono allenato senza grossi carichi e sono motivato al massimo. Però non ho test che mi possano are un valore esatto. Froome, diversamente, ha dimostrato lo scorso anno che la doppietta è nelle sue corde. Il percorso è duro già dall’inizio, noi di classifica saremo sempre a tutta, ma si può fare. Ci saranno distacchi più o meno importanti ogni giorno, per i velocisti la vedo brutta”.
Infine riportiamo le parole di Warren Barguil, uno dei possibili outsiders della corsa, che però dice di puntare alle tappe e non alla generale: “Mi piace l’atmosfera di questa corsa, mi sento bene. Io penso di uscire subito di classifica per poi provarci più avanti. Kelderman è qui per la classifica generale, ma penso che capiremo meglio la situazione dopo tre tappe. Cercherò di aiutarlo al meglio e allo stesso tempo cercherò un successo di tappa. Un bel percorso, meno montagnoso dello scorso anno ma con tante occasioni per attaccare. Abbiamo tante carte nel nostro mazzo, se dovessimo replicare i risultati colti a Giro e Tour sarebbe fantastico”.
(Virgolettati presi da Spaziociclismo)
alessandro.farina@oasport.it
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Foto: ASO/Pauline BALLET