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Ciclismo

Vuelta a España 2017, l’esperienza infinita di Vincenzo Nibali. 8 secondi pesanti recuperati a Froome

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Nella tappa in cui tutti temevano i ventagli, ecco che Vincenzo Nibali, sempre attento, recupera 8″ a tutti gli avversari in lotta per la classifica generale, e 13″ su Romain Bardet: lo Squalo dello Stretto è apparso davvero in palla, tenendo sempre le prime posizioni del gruppo. Unica nota stonata il ritiro di Javier Moreno: l’italiano perde così un gregario importante per il prosieguo del GT iberico.

L’italiano si porta in 24a posizione in classifica generale, a soli 14″ da Froome, mettendo altri secondi pesanti tra sé e Fabio Aru, ora a 18″. Nibali ha chiuso al decimo posto, ultimo dei ciclisti a passare sul traguardo di Gruissan senza accusare distacco dal vincitore, Yves Lampaert.

Meglio di Froome anche Esteban Chaves, che ha limitato il proprio ritardo a 5″, mentre il Keniano Bianco non è riuscito a ricucire il gap creatosi nel finale ed ha tagliato la linea d’arrivo assieme agli altri uomini di classifica pagando dazio: perso dal britannico oltre un terzo del vantaggio accumulato ieri con tanta fatica nella cronometro a squadre di Nimes.

Oltre al terreno recuperato in generale, questo è anche un gran risultato dal punto di vista psicologico: gli avversari dovranno alzare l’asticella per non perdere ulteriore terreno dal messinese, già a partire da domani, non solo per la tanta salita da percorrere, quanto per la discesa tra l’ultimo GPM ed il traguardo, tratto congeniale ad un nuovo attacco dello Squalo, che potrebbe anche giocarsi l’abbuono sull’arrivo di Andorra.

Dunque i mezzi sorrisi della tappa di ieri, dove il siciliano aveva limitato il distacco da Froome, sono diventati sorrisi pieni dopo la frazione odierna, nella quale Nibali, in grande spolvero, ha dimostrato a tutti, qualora ce ne fosse bisogno, che per recuperare terreno non bisogna per forza aspettare che la strada si impenni sotto le ruote dei corridori.

Soprattutto il capitano della Bahrain Merida ha incrinato le certezze del Team Sky, mettendo un tarlo nella mente del suo grande avversario, Chris Froome, il quale oggi ha capito che non potrà vivere di rendita correndo di rimessa, consapevole dei 42 km a cronometro che ci saranno da affrontare, ma che dovrà guadagnarsi giorno per giorno la leadership della corsa spagnola, a partire già dalla frazione di domani.




 

 

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Foto: Pier Colombo

roberto.santangelo@oasport.it

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