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Vuelta a España 2017 – Steven Kruijswijk, per dimostrare che il Giro d’Italia 2016 non era stato solo un caso

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Lo scorso anno il grande ciclismo scopriva Steven Kruijswijk, passista scalatore olandese che al Giro d’Italia ha dimostrato di poter correre per la vittoria di un Grande giro. Da lì in poi però non è più arrivato il vero acuto e fino ad ora quel risultato è sembrato un caso isolato, ma alla prossima Vuelta a España avrà però l’occasione per rifarsi e dimostrare a tutti le sue qualità.

Torniamo quindi a quel Giro d’Italia del 2016, dove Kruijswijk era partito subito bene, dimostrando di essere in grande stato di forma. È però nella 14ma tappa, una frazione durissima da Alpago a Corvara, che l’olandese fa la vera impresa, conquistando la maglia rosa. La vestirà per 5 giorni, per poi perderla nella maledetta tappa di Risoul, dove cade nella discesa del Colle dell’Agnello e arriva al traguardo a quasi 5 minuti dal vincitore, Vincenzo Nibali. Alla fine Kruijswijk chiude al 4° posto in classifica, con tanto rammarico, ma con la convinzione di poter lottare per la vittoria in un grande giro.




 

Quello è stato però l’ultimo risultato di rilievo. Infatti sono poi arrivati due ritiri consecutivi alla Vuelta 2016 e al Giro 2017. Insomma la sua carriera al posto che decollare è sembrata al contrario avere una parabola in discesa. Per questo motivo la prossima Vuelta sarà l’occasione per dimostrare a tutti che il risultato ottenuto al Giro del 2016 non è stato un caso, ma il punto di inizio di una carriera brillante.

Certamente la concorrenza sarà tanta e non sarà assolutamente facile per Kruijswijk centrare il podio. Tuttavia se riuscirà a ripetere la prestazione di quel Giro, allora potrà sicuramente lottare con i migliori per un piazzamento importante. Kruijswijk si candida quindi come una delle maggiori incognite di questa edizione.

alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: ANSA/CLAUDIO PERI

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