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Ciclismo
Vuelta a España 2017, tanti big fuori dai giochi. Alberto Contador alza bandiera bianca, male anche Barguil, Majka e Jungels
Sarà perché è soltanto la terza tappa, sarà perché il caldo e il finale di stagione si fanno sentire molto sui corridori, ma alla Vuelta a España 2017 già una frazione con un’altimetria non del tutto inarrivabile riesce a creare distacchi abbastanza ampi. Differenze che in una tappa speculare al Giro d’Italia o al Tour de France non si sarebbero viste di sicuro.
Colui che ha dovuto alzare bandiera bianca, purtroppo per i colori iberici, è stato Alberto Contador. Il corridore della Trek-Segafredo, all’ultima recita da professionista, ha già salutato la compagnia rimanendo staccato di circa 2′. Una condizione che, tra la Grande Boucle e questa Vuelta, non sembra essere mai arrivata. Il Pistolero anche nella corsa di casa sarà costretto a ripiegare su obiettivi parziali, che siano essi una vittoria di tappa o, magari, la maglia a pois di miglior scalatore.
Tanti nomi attesi (tra gli outsiders ovviamente, visto che i quattro annunciati a partire da Froome passando per Aru, Nibali e Bardet hanno convinto) sono rimasti molto indietro nella frazione che portava nel Principato di Andorra. Due passisti scalatori come Bob Jungels e Rohan Dennis sono già fuori dai giochi. Ha pagato anche Julian Alaphilippe. Un minuto di svantaggio anche per Warren Barguil (Team Sunweb), francese che aveva dato spettacolo alla Grande Boucle. Oltre 50” per Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), dato in grandissima forma, così come il sudafricano Louis Meintjes (UAE Emirates). Difesa estrema invece per i gemelli Yates, staccati solo di 25”.
Sono solo le prime montagne, ma lo spettacolo sembra essere davvero assicurato in questo terzo grande giro stagionale.
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Foto: Valerio Origo