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Ciclismo
Vuelta a España 2017, terza tappa: ECCEZIONALE Vincenzo Nibali! Vittoria pazzesca! Froome in maglia rossa
C’è già il sigillo dello Squalo sulla Vuelta a España 2017: Vincenzo Nibali fatica in salita, soffre con carattere, recupera e poi piazza la zampata con una stoccata da autentico fenomeno. La terza tappa da Prades Conflent Canigò ad Andorra la Vella, 158 km, ha riservato colpi di scena a ripetizione, palesando un super Chris Froome in salita, un ritrovato Esteban Chaves ed anche un combattivo Fabio Aru.
Va via subito la fuga di giornata con i francesi Axel Domont (AG2R La Mondiale) ed Alexander Geniez (AG2R La Mondiale), l’uruguagio Fabricio Ferrari (Caja Rural – Seguros RGA), il belga Thomas De Gendt (Lotto Soudal), l’italiano Davide Villella (Cannondale – Drapac), il francese Anthony Turgis (Cofidis) ed il colombiano Fernando Orjuela (Manzana Postobon). Sugli attaccanti si riporta tutto solo il polacco Przemyslaw Niemec (UAE Team Emirates), rientrando tra i battistrada a 133 km dall’arrivo.
Il vantaggio degli attaccanti raggiunge un massimo di 5 minuti, con il gruppo guidato dalla Quick Step Floors della maglia rossa Yves Lampaert.
La corsa entra nel vivo a 45 km dalla conclusione con la difficile ascesa del Coll de la Rabassa, 13,3 km al 6,8% di pendenza media, ma con i primi 5 km costantemente tra il 9 ed il 10%. Qui tra i fuggitivi attaccano Geniez, Villella e Ferrari, mentre nel gruppo dei big inizia subito a dettare il ritmo il Team Sky di Chris Froome. Non è un caso che il vantaggio dei battistrada crolli in un amen a poco più di due minuti. E’ Salvatore Puccio ad imprimere un’andatura costante, anche se non irresistibile.
Ai -38 dall’arrivo Geniez sferra un attacco deciso: Villella risponde prontamente, mentre Ferrari perde contatto. Nel frattempo il Team Sky impone un’accelerazione micidiale grazie ad uno scatenato Diego Rosa: l’azione del gregario azzurro porta, di fatto, all’azzeramento del vantaggio dei fuggitivi. A pagare dazio sono Franco Pellizotti, fido compagno di squadra di Vincenzo Nibali, e soprattutto il lussemburghese Bob Jungels (Quick Step Floors), tra gli outsider più attesi in ottica classifica generale. Provano a partire al contrattacco il colombiano Darwin Atapuma ed il portoghese Rui Costa della UAE Emirates, ma senza successo. Al GPM transita per primo Geniez davanti a Villella, con il gruppo staccato appena 13″. Nella successiva discesa i fuggitivi vengono poi riassorbiti sotto la spinta di Atapuma ed plotone dei migliori torna compatto.
Poco prima dell’Alto de la Comella, Chris Froome sorprende tutti e va a conquistare 3″ di abbuono transitando per primo al traguardo volante. L’ascesa conclusiva inizia con un ritmo terribile imposto dal Team Sky, trainato da Moscon. Fabio Aru (Astana) risponde subito, Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) fa fatica, ma riesce a rientrare. Perde contatto Alberto Contador. Si staccano anche il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), il russo Ilnur Zakarin (Katusha) ed il francese Warren Barguil (Sunweb). Moscon termina il proprio lavoro, con Froome resta il solo Nieve a tirare, mentre Aru si mantiene a ruota di Nibali.
A 7,8 km dall’arrivo arriva la perentoria frullata di Chris Froome: solo il colombiano Esteban Chaves riesce a tenersi a ruota del britannico. Aru e Nibali non riescono a reagire e perdono 13″. Bardet parte al contrattacco, mentre Aru e Nibali vanno in grande difficoltà. Il sardo, tuttavia, reagisce e si riporta con grinta su Bardet.
Al GPM Froome e Chaves transitano con una manciata di secondi su Aru e Bardet, mentre Nibali è a 15″ insieme a Pozzovivo.
Si va a tutta in discesa. Un grande Aru va a riprendere il duo di testa: si forma così un quartetto al comando con Froome, Chaves, Bardet e lo stesso capitano dell’Astana. Tra di loro non vi è accordo. Da dietro rientrano altri corridori, tra cui Vincenzo Nibali. Lo Squalo parte al contrattacco con una potente rasoiata che sorprende tutti, anticipa la volata e taglia per primo il traguardo davanti allo spagnolo De la Cruz ed a Froome, nuovo leader della classifica generale. Quarto all’arrivo Bardet, alle sue spalle Chaves ed Aru. Se questo è l’aperitivo, sarà una Vuelta potenzialmente indimenticabile…
federico.militello@oasport.it
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Foto: Valerio Origo