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Ciclismo
Vuelta a España 2017: Vincenzo Nibali ci crede. Si può sognare in grande
Un amore-odio che ora vivrà un’ennesima puntata a partire dal 19 agosto in quel di Nimes. Davvero molte le vicissitudini (positive e negative) di Vincenzo Nibali alla Vuelta a España. Lo Squalo dello Stretto punta dritto sulla corsa a tappe spagnola per chiudere al meglio questa stagione partita con una terza piazza convincente al Giro d’Italia. Si può sognare in grande: la preparazione è stata incentrata su questo obiettivo per il corridore della Bahrain-Merida a differenza di tutti gli altri grandi rivali che escono dal Tour de France.
Nel 2010 l’esordio nel terzo grande giro in ordine cronologico durante la stagione. Non poteva esserci prima volta migliore: un Nibali mostruoso domina in lungo e in largo (andandola a vedere a posteriori, visto che fino all’ultimo giorno ha battagliato con Mosquera, poi squalificato per doping), conquistando un successo che lo fa salire definitivamente alla ribalta internazionale. L’anno successivo arrivò una settima piazza non del tutto convincente. E’ però il 2013 che torna a far sognare i colori italiani: Nibali sembra essere in controllo, quando viene staccato dal semisconosciuto Chris Horner, al risultato più pazzesco dell’intera carriera. Ancor peggio è andata nel 2015: neanche il tempo di iniziare ed è già squalifica per un’irregolarità commessa nella seconda tappa.
Questo sembra essere l’anno giusto per tornare ad esultare sulle strade iberiche. La condizione è in crescendo (difficile attenersi su ciò che si è visto al recente Giro di Polonia) e può arrivare a puntino proprio per le tre settimane tra fine agosto ed inizio settembre. Bisognerà dare battaglia: la durezza del percorso della Vuelta non concede errori. I rivali sono molti ed agguerriti: a partire da Chris Froome, vincitore del Tour, passando per Alberto Contador e terminando con l’amico/rivale Fabio Aru. Nibali ci crede e vuol puntare al bersaglio grosso.
Foto: Valerio Origo