Atletica
Atletica, Alfio Giomi: “Mancano i risultati di vertice: introdotte tante novità per l’Italia”. Tra verifiche federali e gruppi militari: il percorso verso le Olimpiadi 2020
Alfio Giomi, Presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha esposto il risultato della lunga analisi effettuata dopo i fallimentari Mondiali che si sono conclusi un mese fa a Londra. Accompagno dai Direttori Tecnici Stefano Baldini ed Elio Locatelli, ha incontrato la stampa a Roma anche per relazionare sul percorso che verrà intrapreso nel prossimo triennio che condurrà alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
L’esordio di Alfio Giomi è chiaro: “Non ci sono dubbi, il Mondiale di Londra è andato male: il risultato della rassegna iridata, come già detto al termine delle gare, non ci soddisfa. La mancanza di risultati di vertice è attualmente il vulnus dell’atletica italiana; un dato che ci fa male, ci angoscia, perché oscura il tanto lavoro che quotidianamente viene fatto, e bene, da tutto il movimento, dalle strutture territoriali e dalle società che operano non solo sul piano tecnico ma anche sul piano sociale, come vere e proprie agenzie educative. Siamo mancati in alcuni casi nella fase di programmazione e controllo degli atleti, come dimostra il fatto che dei 33 azzurri che avevamo individuato per l’inserimento nell’Elite Club all’inizio di questa stagione, ben 15 non erano presenti al Mondiale. Proprio su una programmazione condivisa strutturata e rigorosa abbiamo scelto di imperniare il lavoro in funzione del 2018 e del biennio successivo. In questo senso gli Europei di Berlino rappresenteranno una tappa fondamentale di verifica del progetto”.
Il Gruppo d’Elite verrà ridotto a circa 40 atleti, con uscite e nuove entrate. Questi big lavoreranno con i propri allenatori personali ma si effettueranno dei periodi di verifica preso i centri federali: mai inferiori ai setti giorni mensili. A monte delle varie fasi operative, verrà fatta una programmazione annuale analitica per individuare gli obiettivi e gli appuntamenti agonistici.
In accordo con il Coni sono stati avviati anche sette progetti speciali dedicati ciascuno a un settore e a cui interverranno anche tecnici di spessore internazionale: ostacoli, marcia, maratona, asta, salti in estensione, staffette. Le attività relative a questi progetti si svolgeranno pressi i centri di preparazione olimpica di Formia-Bruno Zauli (ostacoli, asta, lungo-triplo, staffette) e Tirrenia (endurance, ovvero marcia e maratona). Ai Centri citati ne verrà affiancato uno nuovo, quello di Roma-Acqua Acetosa, destinato alle sempre delicate fasi di riabilitazione-riatletizzazione degli infortunati.
Altra modifica riguarda i criteri di selezione per i grandi appuntamenti internazionali: il tempo limite per l’ottenimento degli standard verrà fissato ad almeno 20 giorni prima del via della manifestazione.
Alfio Giomi chiarisce anche l’annosa questione delle società militari: “Avremo rapporti ancora più stretti e frequenti con le società militari che sono un elemento di fondamentale importanza nella crescita degli atleti di vertice, e con cui abbiamo rapporti a 360 gradi rispetto alle necessità del movimento. Gli atleti militari saranno meno di 200 nel 2018, abbiamo condiviso la necessità di indirizzare gli sforzi verso gli elementi di vertice e quelli che noi includiamo nell’ambito dello sviluppo. E mi piace sottolineare la grande coesione del Consiglio federale anche rispetto al tema della riorganizzazione delle nostre attività tecniche: ieri, alla Riunione di programmazione, erano presenti ben sette consiglieri su dieci, a riprova della comune volontà di operare, insieme, per il bene dell’atletica”.
Chiaro anche sulla possibilità di dimissione: “Ho già detto in altre occasioni che il mio errore è stato pensare che bastasse un solo quadriennio, per riportare l’atletica italiana al posto in cui merita. Ma ce ne vogliono almeno due (peraltro il limite autoimpostosi dall’atletica, unica in assoluto nel panorama nazionale), perché costruire richiede tempo, e i risultati del settore giovanile ci dicono che stiamo operando correttamente, e a beneficio di tutti, sul lungo periodo”.