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Basket, Europei 2017: Bogdanovic e Marjanovic trascinano la Serbia in finale. Alla Russia non basta un super Shved
Sarà la Serbia a sfidare la Slovenia nella finale degli Europei 2017. È questo il verdetto arrivato al termine della seconda semifinale. La squadra di Aleksander Djordjevic ha dominato il campo contro la Russia, provando più volte a spezzare la partita ma vincendo la resistenza degli avversari solo nel finale. Decisivi sono stati il solito Bogdan Bogdanovic (24 punti e 9/16 dal campo) e un dominante Boban Marjanovic (18 punti e 6 assist). Alla Russia, invece, che ci ha provato con tutte le sue forze a tenere viva la partita fino alla fine, non è bastato un Aleksei Shved in versione extra-lusso con ben 33 punti segnati, 5 assist e 12 falli subiti.
I due osservati speciale delle difese sono proprio Shved da una parte e Bogdanovic dall’altra ma mentre da un lato è il serbo ad occuparsi del russo, dall’altro la Russia opta per i raddoppi, subito sventati dal giocatore di Djordjevic facendo uscire rapidamente il pallone. La Serbia sfrutta alla grande la propria forza a rimbalzo offensivo: sono quattro nel primo quarto, che portano a sette punti. Dopo le schermaglie iniziali è Bogdanovic a prendere per mano l’attacco, portando i compagni avanti con 7 punti segnati (8-14). La risposta, ovviamente, è affidata a Shved, che piazza la tripla del -3 (13-16). I russi provano a correre e rientrano (17-18) sfruttando la velocità ed attaccando presto per evitare che la difesa serba possa schierarsi ed occupare l’area. A chiudere avanti il primo quarto però è la Serbia (20-25).
Nel secondo quarto, invece, inizia lo show di Marjanovic. Il lungo dei Detroit Pistons domina letteralmente il pitturato e la Russia, nonostante la presenza di Mozgov, non ha le armi per contrastarlo. Ma non è solo la sua fisicità ad impressionare, quanto anche la tecnica, che gli consente di liberarsi del pallone e trovare i compagni liberi quando viene raddoppiato. Marjanovic chiude il primo tempo con 13 punti (11 nel secondo quarto) e 3 assist. Soprattutto, la Serbia spacca la partita con un mega-parziale di 15-0 (26-42). Si gioca al ritmo della squadra di Djordjevic, che controlla i tabelloni ed impedisce alla Russia di alzare il ritmo. La squadra di Bazarevich barcolla e chiude il primo tempo sotto 34-48, con 14 punti di Shved ma 0 della panchina.
La ripresa si apre con il botta e risposta da tre tra Vorontsevich e Bogdanovic. Il copione sembra essere lo stesso e la Serbia pare poter dilagare, specie quando Lucic chiude con un alley-oop un contropiede. Proprio nel momento migliore, però, qualcosa si inceppa nell’attacco serbo: la Russia sfrutta alla grande il momento piazzando un parziale di 11-0 con le triple di Shved, Fridzon e Vorontsevich (52-57). Basta il ritorno in campo di Marjanovic a sistemare le cose per la Serbia: un canestro, un rimbalzo in difesa e soprattutto le attenzioni della difesa russa, che di conseguenza aprono spazio per gli altri (52-64). La Russia, però, rimane in scia e chiude il quarto sotto 57-66.
E infatti i russi si fanno nuovamente sotto ad inizio quarto periodo: servono punti dalla panchina e da Zubkov ne arrivano quattro, sfruttando un antisportivo fischiato a Guduric (65-69). Ci pensano Bogdanovic e Marjanovic a rimettere distanza tra le due squadre ma ancora una volta la Russia torna a contatto, grazie a due triple clamorose di Shved (73-75). La stella russa ha addirittura la bomba del sorpasso ma la sbaglia. La Serbia, però, non riesce a chiuderla ed il punteggio rimane in equilibrio in vista della volata finale. Ci pensa Bogdanovic, però, che mostra tutto il suo talento con cinque punti pesanti e decisivi. Shved è l’ultimo a mollare ma alla fine anche lui deve arrendersi: la Serbia vince 79-87, prendendosi la rivincita della partita vinta dai russi nel girone.
Una partita davvero esaltante, come si conviene per una semifinale europea. È stata la Serbia a mostrare la miglior pallacanestro, frutto di un sistema vincente costruito intorno alle stelle Bogdanovic e Marjanovic e ben orchestrato da Djordjevic. La Russia ha provato a metterci il cuore ma non è bastato. Non è bastato soprattutto uno Shved come non lo si vedeva da tempo a questo livello. A fare la differenza, infatti, la coralità della Serbia, che ha chiuso con 37 punti della panchina, contro gli 11 della Russia. Un dato davvero pesante a questo livello. Domenica, quindi, lo spettacolo è assicurato nella finale che vedrà di fronte la Slovenia e la Serbia.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Photo Credit FIBA Basketball