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Basket, Europei 2017: Italia orrenda, la Germania ci fa malissimo. Qualificazione a rischio

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Italia-Germania non è e non sarà mai una partita banale. Non lo è stato nemmeno oggi, purtroppo. Gli azzurri trovano la seconda sconfitta degli Europei, al termine di una partita giocata male, con pessime percentuali al tiro. Era difficile, oggi, e lo sapevamo, contro una squadra tignosa e solida, soprattutto in difesa. Gli azzurri ci hanno provato fino alla fine, cadendo poi nel solite vortice di frenesia ed errori, dal quale non sono riusciti ad uscire. Il percorso agli Europei ora si complica notevolmente. 

Il piano tattico dell’Italia in attacco è chiaro sin da subito: attaccare Schroder, impegnandolo costantemente sia sulla palla che sul lato debole. Il tedesco è ovviamente il pericolo principale per la difesa ed il lavoro di Cusin in aiuto diventa fondamentale. Si segna poco e c’è grande equilibrio: le attenzioni riservate a Schroder aprono spazio per i compagni, con Tadda che mette a segno due triple consecutive (8-8). Dopo le prime tre partite è iniziata un’altra fase del torneo e gli azzurri hanno bisogno del contributo di tutti: Aradori si fa trovare pronto con cinque punti consecutivi in chiusura di quarto (17-16), Biligha porta tanta energia in difesa. La Germania rimane in scia e ad inizio secondo quarto si accende Schroder, portando i tedeschi avanti (17-20). Come già nella altre partite, quando l’Italia affronta una siccità offensiva (primo canestro del secondo quarto a metà tempo), la difesa compensa alla grande. Dal lavoro nella propria metà campo nasce tanta fiducia e alla lunga l’attacco italiano viene ripagato: Belinelli ci riporta in vantaggio con una tripla delle sue. I tedeschi, però, rimangono in scia e un primo tempo equilibrato si chiude sul 29-29.

L’Italia prova ad aggrapparsi ai suoi leader, Belinelli e Datome, ad inizio terzo quarto. Oggi, però, l’attacco non gira. È una partita difficile, giocata sul filo dei nervi, da vincere con tanto cuore ed allora ecco Filloy: ci vuole lui per provare a tenere l’Italia a contatto (35-38). Entrambe le squadre fanno una fatica tremenda a trovare la via del canestro e la sensazione è che la prima a sbloccarsi potrebbe trovare l’allungo decisivo: sono i tedeschi a farlo, grazie ad una tripla di Voigtmann (38-43 a fine terzo quarto). La siccità azzurra dal campo dura oltre 7 minuti e chi interrompe la striscia negativa? Ancora Filloy (il migliore con 15 punti). È lui, con grinta e cuore da vendere, a provare a tenerci in linea di galleggiamento, ma il suo contributo da solo non basta. Nell’Italia subentra frenesia, la lucidità viene meno e gli errori si susseguono. Nel finale, poi, le speranze di rimonta vengono vanificate da Schroder, finora abbastanza silente ma alla fine autore di 17 punti. Un paio di giocate del tedesco spezzano l’equilibrio rendendo i due minuti finali una lunga e dolorosa attesa verso la sirena finale. Il finale è 55-61.

La più classica delle giornate no. Purtroppo, però, arrivata in una partita in cui era quasi vietato sbagliare. Era un incontro difficile dal punto di vista psicologico e la Germania è stata brava ad approfittare delle difficoltà mentali e tecniche degli azzurri, vedi sfidarci nel tiro da tre nella ripresa. L’Italia si presentava alla gara come la miglior squadra del torneo da oltre l’arco, ma oggi ha chiuso con un brutto 7/29 (24%). Una sconfitta dolorosa, che però non può e non deve vanificare quanto di buono fatto fin qui. Certo, il percorso ora rischia di complicarsi: l’Italia rischia di giocarsi la qualificazione in uno spareggio, domani, contro la Georgia.




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Ciamillo Archivio FIP

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