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Ciclismo femminile, Mondiali Bergen 2017: l’Olanda squadra di riferimento, l’Italia ci prova, tante le outsiders

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Il momento clou della stagione femminile è arrivato, domani si correrà infatti la prova in linea dei Mondiali di Bergen. Il percorso è il medesimo delle altre gare quindi con un circuito cittadino, da ripetere in questo caso per 8 volte, per un totale di 152 km. L’unica vera difficoltà altimetrica sarà la salita di Salmon Hill, 1,5 km con una pendenza media del 6,4%. Ci aspettiamo quindi di vedere un gruppetto ridotto a giocarsi la vittoria, ma qualche atleta potrebbe provare anche ad anticipare il plotone con un’azione da lontano.

La squadra di riferimento sarà sicuramente l’Olanda, che può contare su delle atlete di altissimo livello. Troviamo infatti la campionessa europea Marianne Vos, che con la sua esperienza e il suo senso tattico rappresenta una carta fondamentale da giocare nel finale. Abbiamo poi la campionessa olimpica Anna van der Breggen, vera dominatrice della stagione, e Annemiek van Vleuten che ha appena conquistato il titolo iridato a cronometro. Queste due atlete hanno le qualità per sferrare un attacco in salita e scombinare i piani alle velociste. L’unica cosa che manca è proprio una velocista pura, quindi le olandesi cercheranno di fare corsa dura fin dall’inizio per scongiurare lo sprint.

Anche l’Italia può vantare un’ottima formazione. Infatti le azzurre hanno dimostrato agli ultimi Europei di saper gestire la corsa e anche a questi Mondiali saranno chiamate ad un ruolo da protagoniste. Avremo tre carte da giocare: Elena Cecchini e Giorgia Bronzini in caso di arrivo in volata e poi Elisa Longo Borghini, atleta di grande qualità, che potrà diventare protagonista in caso di corsa dura e seguire gli attacchi delle migliori.

La sfida non si limiterà certo a queste due nazionali, ma molte altre proveranno a piegare la gara a loro vantaggio. La Danimarca cercherà di mantenere la corsa chiusa per pilotare la campionessa uscente, Amalie Dideriksen, allo sprint finale. Potrebbe avere degli interessi comuni il Belgio, che farà la corsa per Jolien D’hoore, anche lei ottima velocista. Da considerare poi anche Australia e Stati Uniti, che hanno delle formazioni più complete e potrebbero quindi sfruttare il lavoro delle altre squadre a loro vantaggio. Va citata in questo caso la statunitense Coryn Rivera, velocista che ha dimostrato di saper vincere corse molto importanti. Infine tra le altre outsiders citiamo la finlandese Lotta Lepistö, la polacca Katarzyna Niewiadoma e la russa Olga Zabelinskaya.




alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Federciclismo

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