Ciclismo

Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: anche l’Italia tra le possibili sorprese di una corsa difficile da controllare

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Nella giornata di ieri vi abbiamo presentato favoriti e outsider per la prova in linea dei Campionati del mondo di ciclismo su strada 2017, che si disputeranno a Bergen, in Norvegia. Da non sottovalutare, però, eventuali sorprese anche perché Peter Sagan, favorito numero uno, non ha la squadra profonda a supporto e ogni azione potrebbe essere quella giusta.

In questo senso, la nazionale italiana potrebbe fare ottime cose. Corridori come Sonny Colbrelli, Diego Ulissi e Gianni Moscon posso disimpegnarsi nei gruppetti che potrebbero formarsi negli ultimi giri per provare ad attaccare, magari anche con Matteo Trentin, tra gli outisder per questa competizione. Elia Viviani, invece, sarà l’uomo per la volata, molto pericoloso se riuscirà a tenere le energie giuste per lo sprint.

Parlando di volate, non si può dimenticare Fernando Gaviria: nonostante i problemi fisici che lo hanno rallentato nell’ultimo periodo resta sempre un corridore di spessore e dal talento innato. Può trovare il giusto colpo di pedale in pochi giorni e quando fatto vedere al Giro d’Italia, per fare un esempio, è un biglietto da visita niente male.

Non va sottovalutata l’Olanda, che potrebbe correre in maniera paragonabile all’Italia con Niki Terpstra, Wout Poels, Bauke Mollema e il vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin, il grande favorito della cronometro. Quattro uomini forti e in grado di fare selezione ed eventualmente vincere in un gruppetto ristretto. Poels e Terpstra, negli scorsi anni, hanno già conquistato una Monumento e nell’ipotetica situazione tattica di Bergen potrebbero diventare due uomini in grado di puntare anche al bersaglio grosso.

Oltre agli uomini citati, ce ne sarebbero diversi in grado di inserirsi nella lotta per le primissime posizioni. Molto dipenderà dalla capacità dei singoli o delle squadre di cogliere il momento o l’attacco giusto per giocarsi le proprie carte migliori. Chi in salita, chi nel successivo tratto in discesa o in pianura. Basta un’esitazione in gruppo, qualche istante di troppo a studiarsi per costruire un margine incolmabile anche per le squadre più organizzate. Senza considerare che magari non tutti sceglieranno di portare Sagan alla volata.




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