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Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: il percorso. Analisi e possibili chiavi tattiche del tracciato

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I Mondiali di ciclismo sono iniziati nella giornata di ieri e proseguiranno per tutta la settimana fino all’evento clou della rassegna iridata di Bergen: la prova in linea maschile. Una gara su 267 chilometri, di cui i primi 39 in linea per poi effettuare 12 giri di un circuito da 19 chilometri (solo al primo giro inizierà dopo un paio di chilometri).

L’attrazione principale di questo tracciato sarà senza dubbio la salita di Salmon Hill, ma non è l’unico punto interessante, anche perché la gara potrebbe svilupparsi in maniera molto anarchica data la volontà di diverse squadre di evitare lo scontro diretto, mentre Peter Sagan (il grande favorito della vigilia) non sarà supporto da una squadra così solida. L’ascesa, ufficialmente, misura un chilometro e mezzo con una pendenza media del 6,4%. I primi 500 metri sono i più duri con una media del 7%, ma è piuttosto regolare. Oltre a questo strappo (se così lo vogliamo definire) ci sono anche due dentelli in precedenza: entrambi hanno una lunghezza di circa 500 metri e pendenze simili a quelle dell’ascesa vera e propria, che terminerà a circa 11 chilometri dalla conclusione del giro. I primi 5 sono in discesa, poi ci sarà l’ultimo tratto pianeggiante.

Proprio questo potrebbe fermare le ambizioni degli attaccanti ma la salita non è corta e potrebbe comunque permettere di creare una differenza piuttosto marcata. È anche probabile che diverse formazioni possano provare a smuovere le acque più lontano dal traguardo, come ad esempio Belgio e Italia che hanno diversi corridori da lanciare in azioni pericolose già a due o tre giri dal termine della corsa. Il percorso nella sua prima parte è ideale per provare ad attaccare anche prima della salita di Salmon Hill che a quel punto potrebbe diventare utile ad incrementare il margine ed evitare la rimonta del gruppo nel finale.

Questo sulla carta, ma come sempre sono tante le variabili che incombono: molto dipenderà, per fare un esempio pratico, dal ritmo tenuto nei primi giri e anche dalle condizioni del meteo, che potrebbero rendere ancora più dura la gara e le 7 ore in sella. Al momento, però, la giornata di domenica sembra possa essere caratterizzata da sole e temperatura di circa 17-18°C.

Lo spazio per attaccare c’è, gli interessi di alcune squadre anche. A 6 giorni dalla gara, l’ipotesi di una giornata molto combattuta e magari decisa da una soluzione aggressiva è più che plausibile. E gli azzurri non potranno farsi sorprendere nei primi 8 chilometri di ogni giro, dove chi ha le gambe può sperare di guadagnare sul resto del gruppo e sugli uomini più veloci in volata.

 




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Photo credit: ©BORA-hansgrohe / Stiehl Photography

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