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Ciclismo, Mondiali Innsbruck 2018: il percorso sarà per scalatori puri! Nibali, Aru, Quintana e Bardet protagonisti?

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Quasi 10 anni dopo Mendrisio 2009, gli scalatori torneranno assoluti favoriti per la conquista della maglia iridata in vista dei Mondiali 2018 di Innsbruck, in Austria. Negli scorsi giorni sono stati confermati i percorsi (clicca qui per i dettagli) e i migliori grimpeur del mondo stanno già pensando all’appuntamento Mondiale della prossima stagione.

Se nelle ultime tre edizioni ha vinto Peter Sagan, si può dire che dal 2010 in poi gli scalatori sono stati protagonisti solamente nel 2013, in una corsa resa dura sì dal percorso di Firenze (che però non era impegnativo come lo sarà quello di Innsbruck) ma sopratutto dalle condizioni meteo che i corridori hanno dovuto affrontare. Ci attendiamo, quindi, che anche gli uomini da corse a tappe possano incentrare la stagione proprio sul Mondiale, sacrificando, magari, il secondo grande giro della stagione.

Vincenzo Nibali ha dichiarato che sta pensando al modo migliore per presentarsi al meglio nel prossimo mese di settembre, considerando anche il credito che ha da riscuotere con la sorte nelle corse di un giorno dopo le cadute del Mondiale 2013 (che l’ha comunque visto protagonista e quarto sul traguardo) e delle Olimpiadi di Rio 2016. L’Italia, assieme allo Squalo, potrebbe schierare anche Fabio Aru (che sulla carta potrebbe essere molto adatto) e tanti altri corridori interessanti: impossibile fare i nomi adesso, dato che nei prossimi 12 mesi la situazione potrebbe essere cambiata e stravolta a più riprese.

Corridori come Nairo Quintana, Romain Bardet, Wout Poels, Alejandro Valverde, Tom Dumoulin e perché no Chris Froome, solo per fare i primi esempi, potrebbero sfidarsi per il titolo di campione del mondo. Affascinante, quasi obbligatorio che una volta ogni 10 anni, in cui i corridori veloci hanno avuto molte più opportunità di esprimersi a livello di Campionati del mondo, possano sognare l’arcobaleno. Come avevamo accennato, questi atleti potrebbero anche stravolgere i loro programmi stagionali. La Vuelta a España, che ha perso di importanza nell’avvicinamento alla prova iridata, potrebbe essere snobbata da tanti, che dopo il Giro d’Italia o il Tour de France potrebbero staccare proprio per preparare una corsa unica e diversa, anche dal punto di vista delle doti fisiche richieste. Dislivello e pendenze, però, potrebbero regalarci uno spettacolo che aspettiamo ormai da troppo tempo in una stagione che annuncia elettrica, anche considerando la già attesissima sfida tra Froome e Dumoulin al Tour de France.

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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