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Ciclismo, Mondiali Innsbruck 2018: l’Italia sogna con Vincenzo Nibali e Fabio Aru ancora insieme

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Archiviato il Mondiale di Bergen, per gli appassionati di ciclismo è già tempo di pensare alla rassegna iridata del 2018, anche perché il percorso di Innsbruck si differenzia in maniera sensibile da quelli visti negli ultimi anni, rendendo l’attesa (che già si fa sentire) ancora più carica di pathos.

Un percorso da scalatori, senza alcun dubbio. Dislivello elevato e pendenze durissime, per una corsa che si preannuncia destinata agli uomini da grandi giri, che ormai da Mendrisio 2009 non trovavano un percorso iridato così adatto alle loro caratteristiche (Firenze 2013 era leggermente più facile, ma reso massacrante da una giornata fredda e piovosa). Quindi Quintana, Bardet, Uran, Chaves, Valverde, i fratelli Yates, Froome, Dumoulin, Martin e via dicendo. L’Italia potrà contare su Vincenzo Nibali e Fabio Aru, che dopo aver condiviso una parte importante delle carriere di entrambi potrebbero tornare a correre insieme per riportare la maglia iridata in Italia 10 anni dopo l’ultimo successo azzurro, arrivato a Varese grazie ad Alessandro Ballan.

Una coppia di amici, che lontano dalle corse si allenano insieme. Due percorsi che si sono divisi (entrambi avevano bisogno del loro spazio) e ora destinati ad unirsi nuovamente, nell’occasione più importante. Nibali ha già vinto una monumento, Aru ha le caratteristiche quantomeno per provarci. Insieme, formano una coppia oltre che forte anche affiatata, con la giusta dose di esperienza alle spalle per finalizzare il lavoro in un’occasione che potrebbe essere unica nella carriera di entrambi, ma sopratutto di un Nibali che deve prendersi una rivincita dopo il Mondiale di Firenze e le Olimpiadi, sfumati quando aveva dato l’impressione di potersele quantomeno giocare fino in fondo. Forse è mancata un po’ di fortuna, in quei casi: a 33 anni, però, una maglia iridata sarebbe il coronamento di una carriera già destinata a fare la storia. Per Aru, invece, sarebbe la consacrazione definitiva, proprio nel momento in cui dovrebbe entrare negli anni migliori e più prolifici della sua vita sportiva.

Per entrambi un’opportunità da prendere al volo: dopo l’esperienza a Cinque Cerchi dello scorso anno (Nibali caduto quando era al comando e Aru sesto sul traguardo) i due isolani tornano a correre insieme per concretizzare anche con la maglia della nazionale. 





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