Formula 1
F1, analisi prove libere GP Malesia 2017: Vettel e la Ferrari stupiscono, Red Bull solide, Mercedes in affanno
Alzi la mano chi si aspettava un venerdì simile del GP di Malesia! Le due sessioni di prove libere, la prima sotto la pioggia, la seconda sull’asciutto, hanno dimostrato che Ferrari e Red Bull sono decisamente competitive nelle due condizioni ma, sopratutto, che la grande favorita Mercedes è ben lontana dal dominio che ci aspettava. Le “Frecce d’argento” sono, infatti, apparse difficili da guidare e nervose, una vera rarità per il team di Brackley.
FERRARI – Dopo una mattina con l’ombrello aperto nella quale Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen non hanno voluto forzare troppo, nella FP2 il cambio di marcia è stato notevole. Migliori tempi per il tedesco sia con la gomma Soft, che SuperSoft, con un ottimo 1:31.261 che è, e non di poco, il nuovo record della pista malese. Fino a quando non è sopraggiunta la bandiera rossa per l’incidente di Romain Grosjean, Vettel e Raikkonen hanno messo in mostra anche un ottimo passo gara, con tempi, anche, sotto l’1:36. Sull’asciutto la vettura di Maranello appare la grande favorita, ma la pioggia è sempre all’orizzonte a Sepang, e le previsioni per i prossimi giorni non la escludono affatto.
RED BULL – Chi fa la danza della pioggia, invece, è la scuderia di Milton Keynes. Nella FP1 Max Verstappen e Daniele Ricciardo hanno chiuso primo e secondo dimostrandosi perfetti sul bagnato, mentre nel pomeriggio si sono dovuti fermare alla seconda fila e, soprattutto, ad otto decimi da Vettel. La RB13, tuttavia, si conferma in grande risalita in questo finale di stagione e anche sul passo gara i tempi di Ricciardo (comunque molto più alti di quelli della Ferrari) apparivano costanti. Il suo compagno di team, invece, non ha fatto in tempo a testare il suo ritmo per colpa della bandiera rossa che ha chiuso anzitempo la sessione.
MCLAREN – Quinto posto per Fernando Alonso che si piazza davanti alle Mercedes con 1,3 secondi di distacco da Vettel. il suo compagno Stoffel Vandoorne, invece, è ben più distante (2,4 secondi) ma il tempo dello spagnolo fa ben sperare (dopo il terzo posto sotto la pioggia nella FP1). La vettura di Woking è in crescita e lo sta ribadendo gara dopo gara. Se finisse i GP, tuttavia, sarebbe tutta un’altra storia.
MERCEDES – Sesto Lewis Hamilton e settimo Valtteri Bottas. Un risultato che nessuno si aspettava. Una Mercedes davvero troppo brutta per essere vera. La W08 è apparsa sin da subito poco competitiva, troppo nervosa e complicata da tenere in strada. I due piloti, infatti, hanno fatto la conoscenza della ghiaia malese a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. Come si può spiegare un distacco di 1,4 secondi da Vettel? Rotazione Power Unit? Carico di benzina elevato? Forse, ma c’è dell’altro. Il migliore assetto è lontano e anche le gomme non appaiono al meglio. Ci sarà molto da lavorare in casa Mercedes in vista di domani, anche perchè il passo gara non è stato ideale. La pioggia potrebbe dare una mano per ridurre il gap.
FORCE INDIA – Ottavo posto per Sergio Perez, due posizioni davanti a Esteban Ocon. Il distacco si aggira tra il secondo e sei decimi ed il secondo e otto, ma la sensazione è che, dopo alcuni GP di sofferenza, le vetture “all pink” potrebbero tornare ad un migliore livello di competitività.
RENAULT – La scuderia francese, invece, si conferma ai piani alti. Nico Hulkenberg è nono a 1,799 secondi dalla vetta, mentre Jolyon Palmer è due posizioni dietro rispetto al compagno con un paio di decimi di differenza. La vettura giallo-nera dopo un inizio di stagione difficile si sta segnalando con sempre maggiore frequenza nella zona punti. Anche quello di Sepang potrebbe essere un fine settimana positivo.
WILLIAMS – Prosegue il momento grigio per la scuderia inglese. Felipe Massa è dodicesimo, mentre Lance Stroll è quattordicesimo. La Williams gira ad oltre 2 secondi di distacco dalla Ferrari e non riesce proprio a migliorare una vettura che, da inizio anno, è ferma ed immobile a livello di prestazioni.
TORO ROSSO – Il commento di Carlos Sainz durante un team radio nella FP2 è stato eloquente: “La macchina è inguidabile“. La conferma arriva dai tempi. Sedicesimo posto per lo spagnolo, autore di un paio di fuori-pista, preceduto dal nuovo compagno di scuderia Pierre Gasly. Il distacco sfiora i tre secondi.
HAAS – Questo venerdì davvero nero in fatto di tempi e competitività (che non c’è) si chiude con una buona notizia. Romain Grosjean è uscito illeso dal brutto botto in curva 13 sul finire della FP2. Il taglio della sua posteriore destra causato dal cordolo avrebbe potuto creargli molti più danni a livello fisico.
SAUBER – Ultima fila, come sempre. Distacco abissale, come sempre. Coraggio, la stagione sta per finire!
alessandro.passanti@oasport.it
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