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Formula 1
F1, GP Malesia 2017: Lewis Hamilton in versione calcolatore? Ora può gestire un vantaggio importante
Il Gran Premio di Singapore potrebbe aver rappresentato lo spartiacque del Mondiale di Formula 1 2017. Lewis Hamilton ha sfruttato alla grande l’incidente in partenze delle due Ferrari, portandosi in vetta con 28 punti di vantaggio su Sebastian Vettel. Un margine considerevole in vista del Gran Premio della Malesia, nonostante manchino ancora sei prove alla fine del campionato. Un vantaggio che pone il pilota della Mercedes nella confortante situazione di poter gestire il distacco in vista del finale di stagione. Sarà davvero così?
Due conti, in casa Mercedes, devono per forza farli. Sono successe tante cose nell’arco di questo campionato: dall’esclusione in Q2 a Montecarlo, passando per il ruota-a-ruota con Vettel a Baku, per arrivare fino al controverso ordine di scuderia di Budapest. La pausa estiva, però, ha regalato nuova linfa alla scuderia di Stoccarda e ad Hamilton, che ha fatto tripletta, sfruttando alla grande due piste favorevoli ed un po’ – un bel po’ – di fortuna. Con sei gare da disputare e con 150 punti in palio è tutto aperto ma certamente Lewis si trova a poter gestire, per la prima volta in questo 2017, un margine importante.
Calcoli che in casa Mercedes riguardano innanzitutto le power unit. Hamilton, al pari di Vettel, si trova a dover gestire i motori 3 e 4 in vista del finale di stagione. Tralasciando le polemiche sulla sua omologazione, la quarta power unit è stata introdotta a Spa mentre la terza ha fatto il suo debutto addirittura a Silverstone, per poi essere riutilizzata in Ungheria e a Singapore. In Mercedes dovranno quindi valutare bene quando utilizzarla e se spingere o meno: il quinto posto in qualifica a Marina Bay, infatti, potrebbe essere derivato proprio dal mancato utilizzo del “manettino”, per evitare danni alla power unit. Domenica si corre in Malesia e proprio lì, lo scorso anno, Hamilton si giocò gran parte del Mondiale quando il motore della sua W07 andò in fumo…
Un Hamilton in versione calcolatore dunque? Difficile crederlo, ma potrebbe accadere. Lewis è un animale da gara ed il suo istinto lo porta sempre ad ambire al massimo risultato. La pressione, però, adesso è tutta sulle spalle di Vettel, che non può più permettersi passi falsi. Non sarà strano quindi, se in alcune piste vedremo Hamilton correre sulla difensiva e limitare i danni, magari sfruttando l’aiuto di Bottas. L’esperienza dello scorso anno dovrebbe aver insegnato al Re Nero quanto sia fondamentale, nel finale di stagione, un piazzamento piuttosto che uno zero…
alessandro.tarallo@oasport.it
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