Formula 1
F1, GP Malesia 2017: l’impressionante solidità meccanica della Mercedes. Lewis Hamilton non ha mai accusato problemi di affidabilità
Le statistiche non dicono tutto ma vanno tenute in debito conto. E’ un po’ un obbligo, infatti, analizzando le prestazioni della Mercedes e, soprattutto di Lewis Hamilton in questo Mondiale 2017 di F1. Il britannico, in testa al campionato con 263 punti, 28 lunghezze di vantaggio su Sebastian Vettel, ha letteralmente cambiato marcia negli ultimi 5 GP con 4 vittorie ed un quarto posto (a Budapest). Una progressione comportante la testa della classifica a danno della Ferrari nel Mondiale dei piloti e soprattutto l’ultimo centro di Singapore, su una pista mai troppo amica delle Frecce d’Argento, potrebbe risultare decisivo in vista dei restanti appuntamenti in programma: Malesia, Giappone, Stati Uniti, Messico, Brasile ed Abu Dhabi.
E’ evidente che alla vigilia del round di Sepang (Malesia), previsto questo weekend, la sequenza impressionante di risultati di Lewis è fortemente dipendente da un fattore di cui si parla poco o niente ma fortemente decisivo in una lotta così serrata: l’affidabilità. Lo aveva detto il presidente della FIA Jean Todt, intervistato dalla Gazzetta dello Sport a Monza, che la “robustezza” delle vetture in questa rincorsa iridata avrebbe fatto la differenza. Non aveva torto l’ex Team Principal di Maranello. Nei fatti, tornando a consultare i numeri, Hamilton è l’unico ad essere andato sempre a punti in quest’annata non avendo mai un problema di affidabilità che ne comportasse un “0” in graduatoria.
Un dato fondamentale che, in generale, esalta le qualità anche della W08 Hybrid. La creatura di Stoccarda, senza scoprire l’acqua calda, fino ad ora è riuscita a sintetizzare prestazioni e solidità in maniera incredibile. Le nove vittorie (7 Hamilton e 2 Bottas) in 14 gare sono molte al cospetto di un Cavallino Rampante non certo “fermo”. C’è però da considerare anche un aspetto. La Mercedes ha deciso, anche rischiando, di giocarsi fin dal Belgio la quarta unità (power unit) e se non vorrà incorrere in penalità dovrà disputare la restante parte del campionato con questo propulsore.
Qualcuno potrebbe dire: “Nessun problema, tanto non rompono mai”. Fino ad ora, come abbiamo detto, è stato così ma sappiamo che in F1 basta veramente poco per cambiare le carte in tavola e ne sono consapevoli anche in Mercedes. In questo senso la Malesia, 12 mesi fa, evoca brutti ricordi a Hamilton quando, in testa alla gara, vide andare letteralmente in fumo le proprie aspirazioni di vittoria e Mondiale per un problema al motore.
Pertanto, la battaglia si giocherà anche su questi particolari non certo trascurabili…
giandomenico.tiseo@oasport.it
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