Formula 1
F1, GP Malesia 2017: Sebastian Vettel cerca la riscossa dopo Singapore per tenere aperto il Mondiale
Ancora una tappa asiatica per il Mondiale di Formula Uno 2017 e, dopo quanto accaduto a Singapore, il GP di Malesia, quindicesimo appuntamento del calendario, diventa quanto mai importante a livello di titolo iridato. L’incidente che ha coinvolto Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Max Verstappen e che ha spalancato le porte del successo a Marina Bay per Lewis Hamilton, rischia di avere indirizzato il campionato proprio in direzione dell’inglese della Mercedes che, negli ultimi sei Gran Premi della stagione, dovrà gestire un margine di ben 28 punti nei confronti del tedesco della Ferrari.
Sepang, quindi, è pronta ad accogliere il nuovo capitolo del duello Hamilton-Vettel che, nelle ultime uscite, ha visto sorridere solamente il portacolori della Mercedes. Tre successi consecutivi per il numero 44 (non gli succedeva dal filotto di quattro nelle ultime gare della stagione scorsa) che hanno confermato come il rientro dalle vacanze abbia fatto bene a pilota e vettura. Dall’altra parte, invece, la Ferrari si lecca le ferite, con uno scenario che improvvisamente è mutato, con Vettel che, da un buon vantaggio di 14 punti si è ritrovato ad inseguire con un divario raddoppiato.
Siamo, dunque, allo snodo decisivo di questa annata? Probabilmente è ancora prematuro dirlo, dato che sono in palio ancora 150 punti, ma di una cosa siamo sicuri: la Ferrari, e Vettel, non potranno più commettere il minimo errore. L’incidente al via del GP di Singapore rischia di essere più pesante di quanto si possa pensare. Quello “zero”, infatti, è stato un vero colpo al morale di una squadra che, invece, contava di ripartire da Marina Bay con una vittoria e, soprattutto, di rivedere nuovamente in vetta alla graduatoria proprio Vettel.
Tutto è cambiato in pochi secondi ed in pochi metri di gara e, di conseguenza, anche il Mondiale 2017. D’ora in avanti, infatti, Hamilton e la Mercedes sanno di non dovere più forzare al limite per conquistare il titolo e potranno gestire le prossime sei tappe con la consapevolezza che, ogni vittoria, varrà doppio, se non triplo. Vettel e la Ferrari, invece, dovranno rimboccarsi le maniche, rialzarsi dopo il pugno da ko ricevuto a Singapore e dare il tutto per tutto in questo rush finale.
Incominciando dal tracciato di Sepang, uno dei preferiti per il pilota di Heppenheim, avendoci vinto in ben 4 occasioni, tre con la Red Bull e una con la “Rossa“. La pista malese, nei suoi 5543 metri, racchiude in sè ogni tipo di variabile per un circuito. Lunghi rettilinei, curvoni da alta velocità, tratti guidati particolarmente lenti e brusche frenate. In poche parole un tracciato probante e selettivo che, come se non bastasse, mette a dura prova gomme e motori per colpa delle altissime temperature ambientali.
L’affidabilità sarà un aspetto di importanza capitale in questa corsa al titolo, con la Ferrari che, ovviamente, spingerà al limite la sua SF70H, sia a livello di motore che di aerodinamica, con soluzioni innovative che dovranno insidiare una Mercedes che dovrà fare attenzione alla gestione della propria Power Unit. Le gomme, a loro volta, sono sempre una variabile rilevante a Sepang, con temperatura e abrasività dell’asfalto, che ne fanno una delle piste più severe sotto questo punto di vista.
Tra le variabili da prendere in considerazione, oltre ai compagni di scuderia, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, saranno della partita anche le Red Bull che, nelle ultime uscite hanno messo in mostra un netto miglioramento della RB13. Senza incidenti al via o problemi tecnici, Daniel Ricciardo e Max Verstappen potrebbero essere il vero ago della bilancia della gara.
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Nella passata stagione, tra l’altro, arrivò una inattesa doppietta firmata Red Bull, con Daniel Ricciardo in grado di avere la meglio proprio di Max Verstappen, dopo un duello avvincente. Gran parte della gara si decise al via, con Sebastian Vettel che arrivò lungo in curva 1 e colpì Nico Rosberg, costretto a ripartire dalle ultime posizioni, fino a centrare il terzo gradino del podio. La corsa malese fu decisiva per il titolo 2016 visto il ritiro di Lewis Hamilton (che era al comando) per l’esplosione della Power Unit Mercedes (ultimo intoppo meccanico per l’inglese). Vettel e Hamilton, dunque, non conclusero il GP della Malesia dell’anno scorso. Una eventualità che, nessuno dei due, può permettersi in questa edizione.
ALBO D’ORO GP MALESIA:
Anno | Circuito | Pilota | Vettura | |
---|---|---|---|---|
1999 | Sepang | Eddie Irvine | Ferrari | |
2000 | Sepang | Michael Schumacher | Ferrari | |
2001 | Sepang | Michael Schumacher | Ferrari | |
2002 | Sepang | Ralf Schumacher | Williams–BMW | |
2003 | Sepang | Kimi Räikkönen | McLaren–Mercedes | |
2004 | Sepang | Michael Schumacher | Ferrari | |
2005 | Sepang | Fernando Alonso | Renault | |
2006 | Sepang | Giancarlo Fisichella | Renault | |
2007 | Sepang | Fernando Alonso | McLaren–Mercedes | |
2008 | Sepang | Kimi Räikkönen | Ferrari | |
2009 | Sepang | Jenson Button | Brawn–Mercedes | |
2010 | Sepang | Sebastian Vettel | Red Bull–Renault | |
2011 | Sepang | Sebastian Vettel | Red Bull–Renault | |
2012 | Sepang | Fernando Alonso | Ferrari | |
2013 | Sepang | Sebastian Vettel | Red Bull–Renault | |
2014 | Sepang | Lewis Hamilton | Mercedes | |
2015 | Sepang | Sebastian Vettel | Ferrari | |
2016 | Sepang | Daniel Ricciardo | Red Bull–TAG Heuer |
CLASSIFICA MONDIALE PILOTI F1 2017:
1 | GBR | MERCEDES | 263 | |
2 | GER | FERRARI | 235 | |
3 | FIN | MERCEDES | 212 | |
4 | AUS | RED BULL RACING TAG HEUER | 162 | |
5 | FIN | FERRARI | 138 | |
6 | NED | RED BULL RACING TAG HEUER | 68 | |
7 | MEX | FORCE INDIA MERCEDES | 68 | |
8 | FRA | FORCE INDIA MERCEDES | 56 | |
9 | ESP | TORO ROSSO | 48 | |
10 | GER | RENAULT | 34 |
CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI F1 2017:
1 | MERCEDES | 475 |
2 | FERRARI | 373 |
3 | RED BULL RACING TAG HEUER | 230 |
4 | FORCE INDIA MERCEDES | 124 |
5 | WILLIAMS MERCEDES | 59 |
6 | TORO ROSSO | 52 |
7 | RENAULT | 42 |
8 | HAAS FERRARI | 37 |
9 | MCLAREN HONDA | 17 |
10 | SAUBER FERRARI | 5 |
alessandro.passanti@oasport.it
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