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Formula 1

Fischi sotto il podio a Marc Marquez, esultanze per la caduta di Jorge Lorenzo. A Misano come a Monza…tutto nella normalità?

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Affrontando un tema delicato come questo si corre sempre il rischio di recitare il ruolo del “Moralizzatore” o ergersi a maestro di cultura sportiva. Tuttavia è un dovere parlare di quanto avvenuto negli ultimi appuntamenti italiani di Misano e prima ancora di Monza che hanno visto il nostro Paese protagonista in due appuntamenti importanti del motorsport: il GP di San Marino del Motomondiale ed il GP d’Italia del Mondiale di F1.

Nelle ultime due settimane l’Italia è stato teatro di avvenimenti importanti che hanno regalato emozioni agli appassionati. Tuttavia, la grande energia e partecipazione emotiva di cui siamo capaci, in qualità di popolo che apprezza lo sport, ha portato a degli eccessi: al termine della gara brianzola il vincitore Lewis Hamilton è stato coperto di fischi, reo di essere il rivale n.1 del ferrarista Sebastian Vettel; sul podio del circuito dedicato a Marco Simoncelli a Marc Marquez è stato riservato lo stesso trattamento e il ritiro di Jorge Lorenzo, caduto nel 7° giro, ha dato il via ad esultanze da stadio. 

Episodi poco edificanti, dal punto di vista sportivo, che vanno annotati e portano a delle domande: perché tutto questo? Frutto di una comunicazione sbagliata, troppo schierata nei confronti della Ferrari, Valentino Rossi o della Ducati? Ognuno, senza dubbio ha le proprie responsabilità ma è abbastanza evidente che il trasporto emotivo con cui viviamo il darsi agonistico di qualsiasi disciplina sportiva, a volte, va oltre…Non si vuol dire cosa sia giusto o cosa sia sbagliato perché avere delle preferenze è un qualcosa di spontaneo che coinvolge, in un modo o nell’altro, tutti gli appassionati.

E’ criticabile, però, arrivare alla concezione dell’avversario di turno come di un nemico. I fischi riservati ad Hamilton e Marquez, protagonisti di due prestazioni eccellenti, sono inaccettabili ed avrebbero meritato ben altro trattamento proprio per la bontà della loro prova in pista. E poi la scivolata di Lorenzo, in uno sport dove il rischio di farsi male è costante, ispiratrice di entusiasmo è un non senso per chi ama guardare i centauri.

C’è dunque un’esagerazione percepibile, duole ammetterlo, anche a livello mediatico. Con un Rossi out per infortunio, l’invito a “vendicarsi” nei confronti di Marquez, riportando a galla gli episodi di due anni fa che hanno visto coinvolti il campione di Tavullia ed il Cabronçito in avvicinamento al round di Misano, non ha aiutato, come si suol dire, a mantenere i toni pacati.


Tutti aspetti da valutare e non trascurare perché la passione e la partecipazioni sono sentimenti da salvaguardare al pari del rispetto verso chi si esibisce e dà il proprio meglio per ottenere il massimo possibile.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Lorenzo Di Cola

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    11 Settembre 2017 at 18:21

    Sono episodi deprecabili, purtroppo in Italia la cultura sportiva è rimasta all’età della pietra. C’è da dire però che nella fattispecie Marquez e Lorenzo sanno benissimo perchè sono stati fischiati e non è capitato solo in Italia.

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