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Ginnastica, Mondiali 2017 – L’Italia vola a Montreal con Ferrari, Mori e tante novità. L’analisi delle convocate azzurre

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L’Italia che volerà a Montreal per disputare i Mondiali 2017 di ginnastica artistica (dal 2 all’8 ottobre) è quasi totalmente inedita, un mix di esperienza e gioventù per la rassegna iridata post-olimpica che per forza di cose sarà ricca di novità.

La garanzia in casa azzurra è come sempre Vanessa Ferrari, pronta a recitare il suo ruolo di capitana a un anno di distanza dal quarto posto alle Olimpiadi di Rio 2016 e dall’operazione al tendine d’Achille. La bresciana, a quasi 27 primavere, si presenterà all’ottava rassegna iridata della carriera (da quando vinse nel 2006 a oggi ne ha saltata soltanto una) con una sola gara nelle gambe, quella di sabato scorso a Eboli quando ha convinto tutti con la sua consueta caparbietà.

Fino a un mesetto fa questa convocazione non era nemmeno immaginabile ma (purtroppo) il panorama italiano non al top e (per fortuna) la crescita di Vanessa hanno convinto a cambiare le carte in tavola. La vedremo gareggiare al corpo libero e alla trave, sicuramente con alcune novità tecniche che proverà nei prossimi gironi con l’obiettivo di ben figurare. Non passeggerà, non sarà in pedana tanto per esserci ma punterà in alto: su un’eventuale Finale ci si può sperare, per le medaglie serve davvero tirare fuori il coniglio dal cilindro, un numero da antologia di cui solo lei è capace.

Un applauso a Lara Mori che si è fatta trovare prontissima dopo la mancata convocazione per i Giochi Olimpici. La toscana ha disputata un’eccellente stagione (il miglior risultato è il quarto posto al corpo libero agli Europei), ha lavorato duramente in palestra, ha portato anche delle novità nei propri esercizi e si è guadagnata i terzi Mondiali consecutivi della carriera. Ne sarà sicuramente contenta la sua allenatrice Stefania Bucci che potrà ritornare a Montreal dopo 41 anni dalle sue Olimpiadi: lei era in pedana da ginnasta quando Nadia Comaneci divenne leggenda. La Mori può lottare per entrare nella finale all-around (obiettivo assolutamente alla sua portata, la top 15 potrebbe essere nelle sue corde) mentre per acciuffare un atto conclusivo nella specialità (pensiamo al quadrato) servirà davvero superarsi.

Poi le due novità che portano il nome di Desiree Carofiglio e Sara Berardinelli: erano già inserite nella lista delle convocate provvisorie e sono state confermate. Entrambe sono ai primi Mondiali della carriera: la milanese, classe 2000, è al secondo anno da senior e ha in dote un buon volteggio e delle discrete parallele, la romana è invece al primo anno tra le grandi (classe 2001) e ha appena vinto il tricolore alla trave. Per loro l’importante sarà importante fare esperienza: dovranno sfruttare al meglio un’occasione d’oro.

L’Italia paga una complicata stagione post-olimpica culminata con gli infortuni di Sofia Busato e Martina Maggio ma anche i rientri complicati delle varie Erika Fasana, Martina Rizzelli, Elisa Meneghini, Carlotta Ferlito. Sarà una Nazionale che proverà quantomeno a fare bella figura anche se le ambizioni non sono delle più elevate.




 

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