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Ginnastica, Mondiali 2017 – Preview all-around: analisi, favorite e outsider. Chi succede a Simone Biles? Lotta Iordache-Smith, Tingting nel mezzo con Steingruber e Melnikova

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Ormai è tutto pronto a Montreal (Canada) dove, dal 2 all’8 ottobre, si disputeranno i Mondiali 2017 di ginnastica artistica. 

Le ginnaste qualificate sono pronte a darsi battaglia a caccia delle ambite medaglie. Spettacolo garantito nell’evento più importante dell’anno con tutte le stelle del circuito ai nastri di partenza.

Analizziamo nel dettaglio tutte le gare femminili: stelle, favorite per il successo e per il podio ma anche per la qualificazione alla finale, outsider, temi caldi. Concentriamoci sul concorso generale individuale (all-around). Nel corso della giornata vi proporremo un articolo per ogni evento.

 

CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE (ALL-AROUND):

Si cerca una nuova Reginetta dopo il dominio di Simone Biles che ha vinto le ultime tre edizioni (prima volta nella storia). Nella gara più importante e prestigiosa, può davvero succedere di tutto e si torna ad avere un pronostico decisamente chiuso come forse non capitava da una decina di anni (anche i trionfi di Jordyn Wieber e Aliya Mustafina furono abbastanza telefonati).

Questa potrebbe essere la volta buona per Larisa Iordache che, dopo l’argento del 2014 e il bronzo del 2015, cerca di far saltare il banco: la rumena è tornata in forma proprio perché crede in questa impresa, ha visto che il parterre delle avversarie è battibile e ce la metterà davvero tutta per conquistare quel titolo inseguito per una vita. La rumena è reduce dai trionfi alle Universiadi e ai Campionati Nazionali, agli Europei ha vinto il bronzo alla trave, è una ginnasta completa con delle qualità davvero uniche: eccelle alla trave, alle parallele è notevolmente migliorata, al corpo libero si è sempre tolta delle soddisfazioni.

In realtà la candidata in pectore potrebbe essere Ragan Smith, riserva alle Olimpiadi di Rio 2016 e ottima al Trofeo di Jesolo, ma la statunitense potrebbe pagare l’emozione del grande evento: ha vinto tranquillamente i Campionati Nazionali e l’American Cup, è solidissima su tutti gli attrezzi, ha delle importanti difficoltà ma vedremo se saprà reggere la pressione di un annunciato spalla a spalla.

Attenzione a Liu Tingting che non è conosciuta al grande pubblico ma in stagione è cresciuta tantissimo: la cinese è molto temibile, può piazzare il sorpresone, si presenta con la miglior prestazione mondiale stagionale e può sfruttare degli incredibili esercizi tra trave e parallele. Angelina Melnikova è quarta nella virtuale griglia di partenza, ma sempre sulla carta perché stando alle ultime indiscrezioni la russa non starebbe benissimo e proprio per questo motivo potrebbe soffrire il grande evento anche se nelle ultime settimane ha portato a casa la Russian Cup con una prestazione di livello. La connazionale Elena Eremina può sicuramente puntare a una medaglia anche se è difficile che salga sul gradino più alto del podio proprio come la seconda statunitense Morgan Hurd, al primo anno da senior ma subito in gran palla come abbiamo ammirato a Jesolo e in Coppa del Mondo a Stoccarda.

In pochi sembrano fare i conti con Giulia Steingruber ma l’ex Campionessa d’Europa è la ragazza più matura ed è quella che ha la maggiore esperienza: un volteggio da facile, un grandioso corpo libero e una trave discreta possono davvero spedirla ai vertici, molto dipenderà dalla sua condizione fisica al rientro dall’infortunio. Da non sottovalutare la canadese Ellie Black anche se in finale è solita spegnersi frenata dall’emozione, per la top ten ci mettiamo anche la giapponese Mai Murakami e l’altra cinese Luo Huan, da tenere in considerazione anche la brasiliana Rebeca Andrade e l’olandese Eythora Thorsdottir che però non starebbe benissimo, punto interrogativo sull’ungherese Zsofia Kovacs e sulla francese Melanie De Jesus seconda e terza agli Europei alle spalle dell’assente Ellie Black.

Dopo tanti anni questa sarà la prima volta senza una Campionessa del Mondo in pedana. Vanessa Ferrari, infatti, trionfatrice ad Aarhus 2006, si cimenterà solo su dei attrezzi. Out Simone Biles, Aliya Mustafina, Jordyn Wieber, Bridget Sloan e Shawn Johnson.

 





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