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Ginnastica, Mondiali 2017 – Preview trave: analisi, favorite e outsider. Iordache per il colpo, Ponor la sfida, Liu incomoda, pronostico aperto

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Ormai è tutto pronto a Montreal (Canada) dove, dal 2 all’8 ottobre, si disputeranno i Mondiali 2017 di ginnastica artistica. 

Le ginnaste qualificate sono pronte a darsi battaglia a caccia delle ambite medaglie. Spettacolo garantito nell’evento più importante dell’anno con tutte le stelle del circuito ai nastri di partenza.

Analizziamo nel dettaglio tutte le gare femminili: stelle, favorite per il successo e per il podio ma anche per la qualificazione alla finale, outsider, temi caldi. Concentriamoci sulla trave. Nel corso della giornata vi proporremo un articolo per ogni evento.

 

TRAVE:

Come sempre è l’attrezzo più imprevedibile, fare dei pronostici è sempre molto difficile e le sorprese sono dietro l’angolo: l’errore e la caduta sono molto frequenti, mediamente 2-3 big ci lasciano le penne in qualifica e/o in finale.

Sulla carta Larisa Iordache è la grande favorita della vigilia ma ogni volta che la rumena si è presentata in pole position ha poi fallito l’assalto alle medaglie sui 10cm: questa volta lo scricciolo di Bucarest riuscirà a essere precisa e a chiudere i conti con la storia? Ha nelle gambe un esercizio dall’inverosimile 6.7 di D Score, ha disputato un’ottima stagione al suo rientro vincendo le Universiadi e il bronzo agli Europei.

La sua avversaria principale sembra essere l’eterna Catalina Ponor che questa primavera si è laureata Campionessa d’Europa per la quinta volta in carriera e insegue quell’oro iridato che in quasi quindici anni di carriera le è sempre sfuggito nonostante alle Olimpiadi di Atene 2004 abbia vinto tre ori. Eleganza, grinta, esperienza e un D Score da 6.3 sono i suoi punti di forza ma non ha convinto nelle ultime uscite.

Altra serie pretendente allo scettro è Liu Tingting, micidiale cinese che punta tantissimo sugli abbuoni di collegamento: è una tecnica rischiosa ma potrebbe sorriderle come è successo durante i Campionati Asiatici, non ha moltissima esperienza internazionale ma è molto solida al pari delle connazionali Luo Huan e Wang Yan che sono comunque inferiori tecnicamente.

Non ci si può naturalmente dimenticare di Sanne Wevers, splendida Campionessa Olimpica a Rio 2016 e argento iridato in carica. L’olandese si distingue per grazia ed eleganza, il suo D Score sembra pagare dazio nei confronti delle rivali ma la sua precisione è in grado di fare la differenza. Nelle ultime uscite non ha impressionato ma può comunque far saltare il banco.

Elena Eremina e Angelina Melnikova non sembrano essere in prima linea ma sono in grado di confezionare due prove ordinate al pari delle canadesi Ellie Black e Isabela Onyshko, non va sottovalutata la francese Marine Boyer, naturalmente da non sottovalutare Ragan Smith e Morgan Hurd ma le statunitensi non partono con i favori del pronostico.

La giapponese Mai Murakami è sempre nei paraggi quando ci sono delle medaglie nell’aria, Pauline Schaefer vinse il bronzo due anni fa ma non sembra potersi ripetere. Nel mazzo mettiamo anche la tedesca Tabea Alt, l’olandese Eythora Thorsdottir, la brasiliana Thais Fielis, la nipponica Asuka Teramoto, la francese Melanie De Jesus Dos Santos. L’Italia si aggrappa a Vanessa Ferrari ma entrare in finale sembra durissimo.





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