Giro di Lombardia 2017: una condizione strepitosa per Vincenzo Nibali verso la Classica delle foglie morte

Vincenzo Nibali viaggia dritto verso l’ultimo appuntamento stagionale, dove l’obiettivo è ovviamente quello della vittoria: lo Squalo dello Stretto punta infatti il Giro di Lombardia, ultima Monumento di questo 2017, che si correrà sabato 7 ottobre. Partenza da Bergamo e arrivo a Como, percorso consueto e davvero durissimo: molto adatto a corridori che si difendono bene su altimetrie piene di dislivello.

Un terzo posto al Giro d’Italia che ha lasciato un po’ di amaro in bocca, poi la super Vuelta di Spagna, conclusa al secondo posto alle spalle di un inarrivabile Chris Froome. Può ritenersi più che soddisfatto il più importante corridore del Bel Paese che ha dovuto rinunciare al Mondiale di Bergen a causa di alcuni problemi fisici (avrebbe fatto comodo alla nazionale di Davide Cassani). E’ venuta a mancare però una vittoria di rilievo (sono arrivati successi di tappa in entrambi i grandi giri): la Classica delle foglie morte potrebbe essere l’appuntamento ideale per chiudere al meglio la stagione. 

Difficile dare un giudizio sullo stato di forma dei corridori, soprattutto arrivati ad ottobre, quando dopo aver macinato chilometri su chilometri le gambe si fanno molto più pesanti. Il Vincenzo Nibali visto oggi al Giro dell’Emilia, sulla salita del San Luca, è apparso però in una condizione davvero eccezionale. Ha seguito Gianni Moscon senza praticamente perdere mai la ruota del trentino e proteggendo al meglio il compagno di squadra Giovanni Visconti, lanciato verso la vittoria. Sul finale poi è arrivato uno scatto che è valso addirittura la doppietta alla Bahrain-Merida.

L’altra nota positiva verso il Lombardia è data proprio dalla squadra del Bahrain: a partire da Visconti, che ad un anno di distanza è tornato alla vittoria trionfando nella 100ma edizione del Giro dell’Emilia, passando per Antonio Nibali e Franco Pellizotti, gregari di lusso per il siciliano. Sabato si può centrare una strepitosa impresa, servirà però dare il massimo e non sbagliare nulla.

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Foto: Pier Colombo