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Judo, Mondiali 2017 | Matteo Marconcini dopo l’argento mondiale: “Non riesco a credere che sia tutto vero”

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Grande eroe azzurro ai Campionati Mondiali di judo 2017, Matteo Marconcini ha conquistato ieri la medaglia d’argento della categoria 81 kg: un risultato che ha riportato l’Italia su un podio iridato otto anni dopo l’ultima volta, mentre erano addirittura dodici gli anni passati dall’ultima finale mondiale.

È fantastico anche se la finale non l’ho vinta“, ha dichiarato l’atleta toscano sul sito federale. “Ho avuto troppi infortuni in passato, ho trascorso dieci anni senza una medaglia ai Campionati del Mondo, pertanto combattere questa finale è stata la miglior performance di tutta la mia vita. Alle Olimpiadi ho combattuto per la medaglia di bronzo e oggi ho potuto combattere per l’oro. Mi sento davvero molto felice e non riesco ancora a credere che sia tutto vero“.

In effetti, pronosticare una medaglia mondiale alla vigilia sarebbe stato davvero difficile, ma sin dai primi incontri il ventottenne ha fatto capire di essere in gran forma, dimostrando un’estrema facilità nel proiettare gli avversari: “La ciliegina sulla torta! Certo è mancato il titolo – ha dichiarato l’allenatore Roberto Melonima questa medaglia significa tanto. Anche per me, perché è la prima da allenatore ed arriva a dieci anni esatti dalla medaglia ai mondiali che vinsi a Rio. Matteo ha fatto una supergara, come alle Olimpiadi, ha grandi potenzialità e le ha espresse tutte. Lui che è un introverso, un ragazzo sensibile, un ragazzo che sa uscire dai problemi che, anche in questo caso non l’hanno abbandonato. Ha avuto una piccola infiammazione al pube, l’abbiamo curata, gestita e siamo riusciti ad essere qui così, come avete potuto vedere. La Federazione, lo staff, il Centro Sportivo Carabinieri sono stati importanti, fondamentali, decisivi. Tutti! E ce l’abbiamo fatta. È uno splendido messaggio per tutti i giovani che amano il judo, perché con la fatica, i sacrifici, il lavoro di squadra si può raggiungere qualsiasi risultato. Grande gara, grande Matteo!”.

Non è andata bene, invece, la prova di Antonio Esposito, eliminato sin dal primo incontro contro il portoghese di origine georgiana Anri Egutidze: “Non ero io, è per questo che sono dispiaciuto. Lui è stato bravo, ma io normalmente aggredisco, invece ero bloccato. Anche l’emozione, certo, ma sento che ho bisogno di gareggiare di più, di prendere maggiore confidenza con questa categoria. Io ci sono!”.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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