MotoGP
Loris Capirossi loda il coraggio di Valentino Rossi: “Sto con lui. Quel che sta facendo è straordinario”
E’ di oggi la notizia di un Valentino Rossi che volerà alla volta di Aragon per tentare di correre nel weekend in Spagna il 14° round del Mondiale 2017 di MotoGP. Un recupero che ha del miracoloso quello di Valentino infortunatosi il 31 agosto, nel corso di un allenamento con conseguente frattura di tibia e perone della gamba destra
Per qualunque comune mortale sarebbe stato, dunque, inverosimile un rientro poco più di 20 giorni dopo l’accaduto. Non ditelo però a Rossi che negli ultimi due giorni è stato in pista a Misano girare su una Yamaha stradale per testare le condizioni del suo ginocchio. Per i medici ed il “Dottore” i riscontri sono stati positivi e via all’avventura iberica.
Si sono dette molte cose in questi ultimi giorni tra chi era valutava positivamente questo rientro lampo e chi invece consigliava al 46 maggiore prudenza. Tra i sostenitori dell’atto di coraggio, se così lo vogliamo definire, c’è Loris Capirossi, ex pilota della classe regina e vincitore del campionato del mondo della classe 125cc nel 1990 e nel 1991, e della classe 250cc nel 1998, tra gli avversari più qualificati del pilota di Tavullia ed attualmente membro della Direzione Gara nel Circus delle due ruote
“Lo dico subito: sto con Valentino Rossi – le parole di Loris intervistato dalla Gazzetta dello Sport – Sono con lui al cento per cento. Quello che sta facendo è qualcosa di molto onorevole, di straordinario. Dall’intervento chirurgico sono passati appena diciannove giorni, pochissimi, ma evidentemente la forza di volontà e la voglia di esserci sono molto forti. E penso che abbia ragione. Innanzitutto perché il campionato non è finito, una speranza c’è ancora e lo pensa anche lui. A Misano purtroppo ha dovuto lasciare tanti punti, Andrea Dovizioso e Marc Marquez sono lontani, ma non imprendibili. Di sicuro lo diventerebbero se lui non corresse domenica ad Aragon. E poi, al di là di questo, ci sta provando. Non è detto che, tentati un po’ di giri per capire come vanno le cose, riesca davvero a correre. Ma almeno non sarà rimasto a casa sul divano a macerarsi nel rimpianto, a chiedersi che cosa sarebbe successo se fosse andato”, le parole di ammirazione di “Capirex”
E poi un tuffo nel passato quando anch’egli corse assai menomato ad Assen nel 2000: “Avevo fatto la pole, ma al mattino, nel warm up, sono caduto e mi sono rotto la mano sinistra. Tre fratture, scomposte. Sono andato dal dottor Costa, alla Clinica Mobile, e lui me le ha messe a posto. Il problema è stato che, per regolamento, sono passato dai dottori olandesi, quelli del circuito. E uno di loro, come controllo, m’ha stretto la mano. Tutte e tre le fratture sono tornate scomposte. “Come va?”, mi ha chiesto. Un male cane. “Bene, bene”, ho risposto. Mi hanno dato l’okay. Sono tornato dal dottor Costa e lui me l’ha rimessa a posto. Ho corso e sono arrivato sul podio. Terzo. Ecco, lo auguro anche a Vale. Certo, in gara ho patito un dolore terribile. Ma la soddisfazione è stata incredibile. Poi, il giorno dopo, è stato molto peggio. E questo spero che Vale non lo legga”.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo