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Moto2, Franco Morbidelli è tornato a vincere. È l’allungo decisivo verso il titolo Mondiale?

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Franco Morbidelli è tornato alla vittoria ad Aragon. Un trionfo giunto al termine di una gara comandata quasi per tutto l’arco dei 23 giri e che ha riallargato la forbice nel Mondiale tra il pilota romano e Thomas Luthi. Morbidelli ha cancellato lo 0 di Misano, grazie al quale la lotta si era praticamente riaperta, con un’affermazione perentoria, dimostrando non solo di essere il più veloce in pista, allungando sin dai primi giri, ma anche feroce ed affamato nel corpo a corpo finale con Mattia Pasini, quando avrebbe potuto anche accontentarsi del secondo posto. Il distacco tra lui e Luthi adesso è di 21 punti. Tanti, ma non ancora abbastanza per dormire sonni tranquilli.

Pur in una gara difficile, infatti, il pilota svizzero ha comunque portato a casa un quarto posto. Luthi è stato arrembante in avvio, facendosi sotto e provando a marcare da vicino il suo rivale diretto in classifica. Quando Morbidelli ha allugato, però, Tom non è stato in grado di tenere il passo, finendo per remare nel gruppo degli inseguitori e staccandosi persino dal terzo classificato Miguel Oliveira. Quello che ha impressionato, poi, è stato l’arrivo. Luthi è rientrato ai box visibilmente amareggiato, reazione comprensibile visto il risultato, e scuotendo più volte la testa. Che sia un segnale di sfiducia? Probabilmente è presto per dirlo, mancando quattro gare alla fine, ma di sicuro è stata un comportamento inaspettato da parte del sempre imperscrutabile svizzero.

Morbidelli ha dunque sferrato un colpo importante ieri. Soprattutto dopo la caduta di Misano, che rischiava di aver compromesso una stagione fin qui fantastica, con ben otto vittorie e nove podi. Un ruolino di marcia impressionante specie se paragonato a quello del suo rivale in classifica, che ha basato la sua stagione sulla continuità, con una sola vittoria ma sei secondi posti e un totale di dieci podi. Se finora questo è bastato per essere competitivo ed in lotta per il Mondiale, ora occorre fare quel passo in più e vincere. Luthi lo sa bene e forse da questo deriva il disappunto di ieri.

Lo sa bene anche Morbidelli, che viaggia verso il trittico asiatico con il massimo della fiducia possibile. Tre piste che sembrano portare bene a Luthi (sei vittorie in carriera tra Giappone, Australia e Malesia), ma che evocano dolci ricordi anche al pilota romano. Proprio l’Asia, infatti, è stato il teatro della definitiva maturazione di Franco Morbidelli, che ha dato il via alla sequenza di otto podi consecutivi culminata quest’anno con le tre vittorie nelle prime tre gare di questo Mondiale. Una stagione che gli ha regalato i primi trionfi e la consapevolezza di potersi giocare un titolo iridato. Ora manca la ciliegina sulla torta.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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