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MotoGP, GP Aragon 2017: Andrea Dovizioso all’esame più severo della carriera. Servirà una grande forza mentale per non accusare la pressione

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La stagione del Motomondiale 2017 entra nel vivo. Nel prossimo weekend, ad Aragon, in Spagna, andrà in scena il 14° appuntamento del campionato. L’ultima prova in Europa prima di buttarci nel trittico asiatico di ottobre per poi far ritorno nel Vecchio Continente per il gran finale di Valencia. Un Gran Premio che, ancor di più rispetto alle gare precedenti, rappresenta uno snodo cruciale per la lotta iridata. La classifica, infatti, al momento vede due piloti appaiati in testa, Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Sono loro i principali due contendenti al titolo, davanti a Maverick Viñales, staccato di 16 lunghezze.

Solo tre settimane fa Dovizioso era in testa con nove punti di vantaggio su Marquez. La gara di Misano, però, ha offerto l’ennesimo capovolgimento di una stagione più avvincente che mai. Mentre il pilota della Ducati ha dovuto limitare i danni centrando un comunque positivo terzo posto, lo spagnolo è stato come al solito implacabile in situazione di pista umida andandosi a prendere la vittoria. Una dimostrazione di forza notevole che ha ovviamente spostato l’ago della bilancia in suo favore, mettendo ancora più pressione su Dovi. A quattro gare dalla fine, infatti, Marquez può approfittare di un round adattissimo alle sue caratteristiche (ha vinto due volte in MotoGP ed una in Moto2) e a quelle della sua Honda.

La pista spagnola rappresenta quindi un esame di maturità importante per Dovizioso, l’ennesimo di questa stagione. Il pilota italiano ha finalmente raggiunto una certa continuità di risultati, trovandosi per la prima volta coinvolto nella lotta per il titolo. Dovizioso ha già dimostrato di poter reggere la pressione, rispondendo sempre con i risultati, soprattutto quest’anno, respingendo al mittente le critiche che lo volevano non “cattivo” a sufficienza per poter lottare. Il cammino del Dovi fin qui è stato infatti perfetto. Aggressivo nelle piste in cui la sua Ducati glielo ha consentito e calcolatore quando c’era da remare e portare a casa il risultato minimo.

Già prima dell’estate, quando aveva ottenuto un quinto posto ad Assen e l’ottavo al Sachsenring, parecchi avevano storto il naso. Scetticismo che è aumentato con il sesto posto di Brno al ritorno dalla pausa estiva. Dovizioso, però, ha ancora una volta risposto in pista, vincendo in Austria e Gran Bretagna e riprendendosi di forza la leadership della classifica. Ad Aragon, adesso, l’asticella si alza ancora di piùDovi è chiamato a reagire nuovamente e dovrà farlo su una pista favorevole al suo rivale, che oltretutto correrà in casa. Un circuito dove l’italiano è salito solo una volta sul podio, nell’unico anno passato in Yamaha (2012). Dovizioso, però, quest’anno ha corso con grande maturità e con la consapevolezza di potersi giocare finalmente qualcosa di importante nella sua carriera. Sarà l’esame più importante, quello definitivo, prima di volare in Oriente e spostare il braccio di ferro con Marquez su un terreno a lui più favorevole.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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