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MotoGP, GP Aragon 2017: Andrea Dovizioso, serve una rimonta disperata. Marquez rischia di scappare nel Mondiale

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Lo si temeva che questo weekend di Aragon (Spagna), 14° round del Mondiale 2017 di MotoGP sarebbe stato una bega per Andrea Dovizioso e la Ducati. Il 7° crono di quest’oggi nelle qualifiche non è stato senz’altro un gran segnale e sicuramente il tempo perso per l’arrivo della pioggia del venerdì ha danneggiato più degli altri il forliverse. “Le Libere 4 sono state un po’ pazze per le tante cose che si dovevano provare e cercare di capire qualcosa fra gomme e assetti  le prime parole del ducatista, intervistato da Sky Sport –  Ci ho messo un po’ ad andare forte e in realtà ho fatto un gran tempo per come ci ero arrivato. Siamo un po’ indietro nel lavoro, ma c’è tempo, dobbiamo studiare quello che è successo e capire bene le gomme: questa è la prima gara con una netta divisione di mescole fra morbida, media e dura. C’è poco grip, come sempre su questa pista, la Honda è l’unica moto ad andare forte con le dure, mentre le altre faticano; noi con le medie non siamo così forti come avrei voluto. Però, calma: aspettiamo e vediamo”..

Servirà, dunque, una gara di rimonta ma soprattutto sarà necessario nel warm up fare delle scelte mirate per trovare la velocità giusta sul passo che fino ad ora è mancata. Marc Marquez, quinto al termine del time attack per un suo errore a pochi minuti dal termine della sessione, ha messo in mostra una sequenza di giri molto veloci nelle libere montando le gomma dura, come osservato dallo stesso alfiere di Borgo Panigale. Il n.93, dunque, sembra avere delle chance per andare in fuga.

Poi, al di là del Cabronçito, c’è una Yamaha che con Maverick Vinales (1°) e lo straordinario Valentino Rossi (3°) delle qualifiche ha quasi monopolizzato la prima fila. La moto di Iwata, in condizioni d’asciutto dà modo ai piloti di essere assai rapidi e quest’oggi sarà della partita. Avversari, dunque, in più per il “Dovi”, a pari punti con Marc in classifica generale a 5 gare dal termine.

Certo, vedere l’altra Desmosedici ufficiale di Jorge Lorenzo, in seconda piazza e molto in confidenza anche sulla durata, potrebbe dar modo ad Andrea di trovare una strada in vista dell’impegno domenicale. Sarà necessario il coniglio dal cilindro dell’ultimo secondo, tipico di Rossi? Può essere, ma magari tutto potrebbe ribaltarsi per le differenti temperature presenti sull’asfalto. In una corsa iridata sempre più decisa dai gradi centigradi, associati all’usura degli pneumatici, saranno proprio loro ad avvantaggiare un centauro piuttosto che un altro.

 


giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Lorenzo Di Cola

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