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MotoGP, GP Aragon 2017 – Le pagelle: Marc Marquez il più forte, Pedrosa e Lorenzo redivivi, Valentino Rossi un leone, Andrea Dovizioso sottotono

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E’ tempo di valutazioni e pagelle del GP d’ Aragon, 14° appuntamento del Mondiale 2017 di MotoGP. Un appuntamento che ha dato un’impronta, forse decisiva, al campionato. Di seguito dunque i giudizi di OASport.

LE PAGELLE

Marc Marquez 9: E testa iridata sia! Il quinto successo stagionale sul tracciato aragonese era atteso e Marc ha mantenuto le promesse. Nonostante una moto non così al 100% nella prima parte di corsa, il Cabronçito ha saputo subito resettare e valutare che gli ultimi 10 giri potessero essere ideali per le sue gomme dure. Difatti si è assistito ad uno spettacolo e i sorpassi ai danni di Dovizioso, Valentino Rossi e Lorenzo sono stati di pregevolissima fattura. Un successo, dunque, pienamente meritato, il quarto nelle ultime sei gare a testimonianza del grande momento attraversato dall’iberico.

Daniel Pedrosa 8: Su una pista di grande scorrevolezza Dani ha saputo risorgere dalle sue ceneri, rendendosi protagonista di una grande rimonta e, sul finale, girando più forte di tutti e giungendo in seconda piazza. Un riscontro che, se vogliamo, esalta ancor di più la supremazia della Honda su questa pista e potrebbe, per l’appunto, rappresentare un passo decisivo verso l’iride per Tokyo.

Valentino Rossi 8: Commentando la gara di Valentino si rischia di decadere nella retorica ma cosa si può dire di un pilota con una frattura alla gamba destra piuttosto importante che lotta strenuamente per il podio e conclude quinto ad un tiro di schioppo dal suo compagno di squadra in lotta per il Mondiale? Le parole dovrebbero lasciare spazio agli applausi e, per una volta, anche spegnere le polemiche. In questi giorni se ne sono sentite e viste di tutti i colori: dall’infortunio inventato e ad un Rossi “costretto” a mostrare la sua ferita. Non si vuol gettare benzina sul fuoco ma quanto ha fatto il centauro dovrebbe solo essere ammirato e riconosciuto, in primis da chi non ha in simpatia il campione di Tavullia.

Jorge Lorenzo 7.5: Un po’ come Pedrosa anche Lorenzo si ritrova su un tracciato da sempre amico per conformazione e risultati. Quella partenza in stile Stoner ed il “leaderare”, per dirla come lo spagnolo, è stato notevole. Su un passo sempre estremamente veloce, il maiorchino ha provato a tenere botta allo strapotere Honda ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca e il terzo  posto è stato comunque super onorevole. Su una pista, infatti, mai così favorevole alla Rossa, Jorge ha fatto la differenza dando seguito a miglioramenti con la moto. A Motegi, chissà, ci potrebbe essere la chiusura del cerchio tra due settimane…

Aleix Espargarò 7.5: Il sesto posto dello spagnolo dell’Aprila è la vera sorpresa di questa gara e l’evidenza del grande lavoro svolo dalla scuderia di Noale. Performante come non mai ed in lotta, fianco a fianco, con le Yamaha ufficiali, l’iberico ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, creando non pochi grattacapi alle due creature di Iwata. Questo score premia il grande impegno della squadra italiana.

Maverick Vinales 5.5: Qualcuno potrebbe dire: “Ma come, dai 8 a Rossi che arriva dietro a Vinales ed allo spagnolo 5.5?”. C’è una spiegazione. Al di là delle evidenti differenze sulla condizione fisica tra i due, Maverick era stato assai convincente in qualifica e partiva dalla pole. La prestazione odierna, neanche a podio, è oggettivamente non all’altezza. Un approccio, forse, troppo cauto e figlio anche di una Yamaha che fa fatica a trovare continuità nel corso della gara stessa. A differenza della Honda e anche un po’ della Ducati, la moto dei tre diapason soffre nello sfruttamento degli pneumatici e non sembra ritrovare la strada che l’aveva portata a dominare i primi appuntamenti stagionali.

Andrea Dovizioso 5: Spiace dirlo ma è il forlivese la vera delusione di giornata. Le qualifiche erano state un indizio ed la gara ne ha dato conferma: questa pista per il pacchetto “Dovi-Ducati” è indigesta ed un turno in meno di prove libere, vista la presenza della pioggia, ha condizionato il lavoro del team. Ci ha provato il pilota della Rossa a marcare stretto Marquez nelle prime battute ma quella lotta ha finito per ledere alla resa delle gomme. arrivando praticamente sulle tele. Una brutta battuta d’arresto perché ora i 16 punti di ritardo dalla vetta, con un Marquez così, non saranno semplici da recuperare.

 


giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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