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MotoGP, GP Aragon 2017: Maverick Vinales, dopo diversi mesi opachi, saprà essere il terzo incomodo per il titolo?

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Sono passati esattamente 122 giorni dall’ultima vittoria di Maverick Vinales in MotoGP. Era il 21 maggio e lo spagnolo vinse un duello all’ultima curva con il compagno di scuderia Valentino Rossi (che cadde nelle ultime battute della gara) nel GP di Francia a Le Mans. Il campionato era nelle sue mani. Dopo cinque gare, infatti, il giovane talento di Figueres aveva già vinto in tre occasioni e, dopo un inizio di stagione strepitoso, sembrava il dominatore della categoria con una moto che si sposava a pieno con il suo stile di guida e gli avversari che, invece, erano costretti a rincorrere.

Nel breve volgere di quattro mesi tutto è cambiato. Vinales si ritrova in terza posizione della graduatoria e vede scappare davanti a sè l’accoppiata Marc Marquez e Andrea Dovizioso che, in avvio di campionato, lo inseguivano a debita distanza. Come si può spiegare questa brusca frenata, sottolineata da appena due podi nelle ultime sette gare?

In primo luogo i problemi sono stati tecnici. Dopo un avvio folgorante la Yamaha ha dimostrato di non essere quasi mai perfetta, sia per colpa del telaio sia per colpa del comportamento degli pneumatici, vero rompicapo per questa M1 edizione 2017. Per risolvere le difficoltà a livello di carena la scuderia ha seguito la linea tracciata da Valentino Rossi, con Maverick Vinales che ha sofferto in maniera importante questo cambiamento, trovando una soluzione solamente nelle ultime gare, dopo i test di agosto a Misano.

Conseguentemente a queste problematiche, il ventiduenne catalano ha commesso qualche errore di troppo (come la rovinosa caduta di Assen) e, in generale, non è mai sembrato al 100% a livello mentale e pronto a tornare a vincere come successo in Qatar, Argentina e, come detto, in Francia.

A questo punto Vinales si ritrova a 16 punti di distanza dalla coppia di testa con la consapevolezza di non poter più commettere il minimo errore. I segnali di miglioramento messi in mostra tra Silverstone e Misano fanno ben sperare in casa Yamaha, come i tracciati che sono in arrivo. Due di questi saranno circuiti di casa per lo spagnolo, dato che si correrà ad Aragon e Valencia, mentre Motegi, Sepang e Phillip Island sono palcoscenici che potrebbero non dispiacere alle caratteristiche della moto di Iwata.

Se a Sepang, per colpa delle alte temperature, Vinales potrebbe soffrire come accaduto a Barcellona o Jerez (con le gomme in totale crisi) nelle altre piste la Yamaha potrebbe dare una mano all’ex pilota della Suzuki. Sia ben chiaro, al momento lo spagnolo, guardando alla lotta per il titolo, rappresenta il classico “terzo incomodo”, ma Marquez e Dovizioso non dovranno assolutamente prenderlo sotto gamba. Se, infatti, sarà in grado di tornare al feeling con la propria moto di inizio anno, ed a quei livelli di competitività, potrebbe prepotentemente salire di grado e diventare un candidato concreto al Mondiale 2017.




 

alessandro.passanti@oasport.it

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