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MotoGP, GP Aragon 2017 – Valentino Rossi, un quinto posto da guerriero. Indomito nonostante il dolore

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Valentino Rossi ci aveva fatto sognare durante le qualifiche del GP di Aragon 2017, aveva emozionato tutti gli appassionati e i suoi tifosi conquistando una pazzesca terza posizione in griglia di partenza a sole tre settimane dalla frattura di tibia e perone con annessa operazione.

Il Dottore oggi cercava in gara l’ennesima impresa della sua monumentale carriera, scattava dalla prima fila e puntava indubbiamente al podio per scrivere una nuova pagina di antologia del motociclismo. Ancora una volta Valentino Rossi si è comportato da vero guerriero, ha battagliato per tutta la gara, non si è mai tirato indietro, addirittura è partito a fionda ed è balzato in seconda posizione per duellare con l’attaccante Jorge Lorenzo. Alla lunga, però, i dolori alla gamba si sono fatti sentire oltre al naturale calo della sua Yamaha che nella parte finale del GP di Aragon, 15^ prova del Mondiale di MotoGP, ha pagato dazio e ha manifestato delle difficoltà su un tracciato non particolarmente congeniale (come dimostra la quarta piazza di Vinales che non aveva problemi fisici ed era scattato dalla pole position).

Nonostante il dolore, nonostante gareggiasse su una sola gamba, nonostante un ferro a sostenerlo, Valentino Rossi ha dimostrato ancora una volta di essere un inguaribile romantico, un esempio monumentale per chiunque, unico autore di gesta memorabili che rimarranno impresse nella memoria. Concludere al quinto posto in queste condizioni era tutt’altro che semplice ed è un risultato di assoluto rilievo, l’ennesima prova della sua classe infinita, la ciliegina finale su un recupero davvero eccezionale e impareggiabile, ancora migliore di quello del 2010 (fu quarto al Sachsenring ma dopo 40 giorni dall’infortunio del Mugello e soprattutto la carta d’identità era più leggera).

E’ tornato subito in pista perché è un pilota, un guerriero dal cuore gigante che ha cercato il colpaccio. Ora ha a disposizione due settimane per recuperare ulteriormente la propria gamba (che è migliorata nel corso del weekend) prima di tuffarsi nel micidiale trittico orientale che tra Giappone, Malesia e Australia deciderà il Mondiale. Valentino Rossi non è purtroppo più in corsa per il decimo titolo iridato della carriera ma sarà sicuramente arbitro della lotta tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso anche se lo spagnolo sembra essere nettamente favorito.




 

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