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MotoGP, GP Misano 2017: è lotta a tre per il Mondiale. Dovizioso sfida Marquez e Vinales

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Con la defezione di Valentino Rossi (Yamaha) nel Gran Premio di Misano in programma nel prossimo week-end, a cui probabilmente andrà aggiunta la successiva tappa iridata ad Aragon, verso fine Settembre, il Mondiale MotoGP 2017 è facilmente destinato a diventare un discorso a tre, quando manca l’ultimo terzo di stagione al suo completamento. Una lotta che ora vede la Spagna in vantaggio numerico, potendo contare il paese iberico su due punte: Marc Marquez (Honda) e Maverick Vinales (Yamaha), i quali sono costretti ad inseguire il nuovo leader nella graduatoria generale, l’alfiere Ducati Andrea Dovizioso.

L’appuntamento in Riviera Romagnola, inutile dirlo, è uno snodo fondamentale per le ambizioni di iride del 31enne forlivese, poiché si va a correre su di un tracciato in cui il binomio tricolore non ha mai entusiasmato particolarmente in passato, conquistando un 4° posto nel 2014 come miglior piazzamento. L’aver effettuato, qualche settimana fa, una giornata di test sull’asfalto riminese, potrebbe essere un aiuto non da poco, in quel percorso di comprensione degli pneumatici a disposizione, e più in generale nell’affinamento del set-up della D16.

Per dovere di cronaca, giusto dire che anche Yamaha ed Honda hanno avuto modo di girare a Misano nello scorso mese, e dunque Ducati non partirà con un concreto vantaggio, ma anzi tutte e tre le case si troveranno grossomodo sul medesimo livello di conoscenza delle condizioni dell’ex Santamonica, ora intitolato al compianto Marco Simoncelli. Curioso vedere l’atteggiamento di Marquez, che ha perso il primato nel Mondiale a causa di una rottura a Silverstone, e che dunque ha tanta rabbia in corpo da incanalare, tuttavia, nella maniera corretta, onde evitare di commettere errori potenzialmente fatali, data la maggiormente complessa situazione di classifica in cui si trova.

Vinales, dal canto suo, viene a trovarsi in una situazione improvvisamente nuova ed inaspettata, cioè quella di essere diventato l’uomo di punta per Yamaha in ottica vittoria del campionato. Se fino ad ora, infatti, innanzitutto a parole, il 22enne iberico ha sempre cercato di deresponsabilizzarsi sulla questione, ora difficilmente potrà fare finta di niente, con il proprio compagno di squadra fuori causa e destinato a perdere terreno. Anche qui, la curiosità nel vedere come Maverick saprà destreggiarsi al cospetto di attenzioni maggiori, per lui nuove da quando corre in MotoGP, è tanta, e potrebbe essere un altro snodo cruciale nel decidere chi potrà fregiarsi del titolo a fine 2017.

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davide.brufani@oasport.it

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